Le luci. Il loro lontano riverbero, sfumature metalliche. In lontananza il soffio del vento tra queste luci, la loro vita. Guarda la città quel bambino, ammira la sua grandezza, la sua bellezza, le luci. I suoi occhi sono il tramite di tutte le cose. Seduto sull'erba dell'altura scruta i palazzi, le loro figure stagliarsi nette nella mezzanotte cittadina. Egli vuole ammirare il mondo, la città, la creazione dell'uomo. Il vento risuona attraverso le fronde degli alberi, fischia nelle ormai deserte strade.

Soltanto vento, silenzio, luci, colori che si perdono in lontananza. Quel bambino è solo. Contempla la città, è affascinato da essa.

Un turbinio di suoni lontani, ora acuti, ora sommessi. Il tutto e il nulla. Musica nello spazio, scrutatrice di sogni, viaggio di una vita.

Emozioni.

1. "Alas! Alas! The Breath Of Life" (12:28)
2. "As The City Burned We Trembled For We Saw The Makings Of It's Undoing In Our Own Hearts" (7:03)
3. "Molotov" (10:21)
4. "A Threnody (For The Victims Of November Second)" (10:15)
5. "If I Could Move Mountains" (14:01)

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