Logo scopiazzato dagli Who, abiti di scena trafugati ai Beatles, suoni ricalcati pari pari su quelli di Them, Rolling Stones e Yardbirds.

O, al massimo, i Crawdaddys.

Insomma, attitudine mod, apparenza beat e sostanza rhythm'n'blues.

Signore e signori, da Vienna gli Attention!

E chi non conosce la scena mod viennese?

Ecco, gli Attention! esplodono come un fulmine a ciel sereno nel nulla siderale di Vienna, dove l'ultima scena che si ricorda è quella di Johann Strauss padre e figlio.

E se al Philarmonic Auditorium di Los Angeles aprirono le porte a quei sovversivi eretici dei boppers, è un dato di fatto che il Musikverein di Vienna aprirà le sue porte agli Attention!, è solo questione di tempo.

Loro hanno cominciato a battere sul portone, da dieci anni ormai, e battendo fanno un frastuono assordante, come il tuono che segue il fulmine.

Perché qualcuno li avrà pure intruppati nelle fila dell'internazionale neo-mod-revival ma è fuori di dubbio che quello che suoano gli Attention! è puro, semplice e fracassone rhythm'n'blues.

Ossia musica per chi ha lo spasimo per agitarsi e infradiciarsi di sudore e stremarsi ma nessuna voglia di masturbarsi il cervello elucubrando sulruolodellasezioneritmicaallinternodelle strutturemusicalidiimprontafreejazzmaconpossibilievoluzioniinambitorockediricerca sulladissonanzaarmonica (e un grazie viscerale al Reverendo che gli Attention! me li ha fatti conoscere allo stesso modo della tiritera sul ruolo della sezione ritimica e blablabla).

Lo attesta in modo inequivocabile la ripresa di «Mess Around» di Ray Charles che nelle loro grinfie muta pelle e quant'altro è possibile mutare e il risultato è «Messer Raus», ma pure quella di «Bring It to Jerome» di Bo Diddley.

Lo attestano, in questo lp di esordio, la chitarra errebbì, la ritmica beat, l'armonica blues, i balletti yèyè che non si vedono ma di sicuro ci sono, da «Ace Face» a «Blank Love Boogie» e «Beat Machine» e oltre, fino alla fine.

Sono 11 anni che tengono la posizione, gli Attention!: mai un passo indietro, mai uno in avanti, meno che mai scarti di lato.

E se vi stupite che tutto questo possa avere un senso, non lo dite a me ma agli Highspeed V.

La prossima, se ci sarà, sarà per loro.

Elenco e tracce

01   Ace Face (00:00)

02   Can't Bring A Good Man Down (00:00)

03   Shimmynizer (00:00)

04   Kaiser's Dance (00:00)

05   Blank Love Boogie (00:00)

06   High Time Baby (00:00)

07   Beat Machine (00:00)

08   Alina (00:00)

09   Rambler's Blues (00:00)

10   Sea Sea Rider (00:00)

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