Questa raccolta non rappresenta la collezione di tutti i singoli dei Beatles, perché manca "Please Please Me" il loro secondo datato 1963, mentre "Day Tripper", "Yellow Submarine e "Come Together" sono “facciate B” di “ 45 giri” con i lati A regolarmente presenti in questa raccolta, per non parlare di "Yesterday" mai uscita su singolo e "The Long And Winding Road" uscita in Italia ma non in GB dove questa raccolta è stata concepita. Insomma… meglio considerarla per quello che è, un Greatest Hits. Che fa parecchia acqua perché mancano capolavori come "A Day In The Life", "Strawberry Fields Forever", "Michelle, "Norwegian Wood", "And I Love Her" ed altri.

1) "Love Me Do" (1962, **) primo singolo, è di McCartney. Niente numero uno però, si fermò al 17° posto in GB, grazie al fatto che il loro manager ne acquistò 10.000 copie. Ringo qui rischiò grosso, non andava a tempo colla cassa e il produttore spinse per buttarlo fuori dal gruppo, che però tenne duro. Sul primo album dei Beatles la versione di questo pezzo è infatti differente, incisa con un session man alla batteria e Ringo degradato al tamburello.
2) "From Me To You" (1963, ***) terzo singolo, fifty-fifty fra Lennon e McCartney, primo passaggio di ottava in falsetto durante la strofa, con contemporaneo scuotimento dei caschetti durante le esecuzioni dal vivo = ragazze in estasi.
3) "She Loves You" (1963, *****) primo capolavoro, fifty-fifty anche questo fra i due “galletti”, suoni datati ma carica energetica e positiva rimasta inalterata nel tempo. Bellissime le “seste” armonizzate da Harrison nei cori.
4) "I Want To Hold Your Hand" (1963, ***) sempre fifty-fifty, con questa sfondarono in USA.
5) "Can’ t Buy Me Love" (1964, ***) è di McCartney, sua anche la voce solista.
6) "A Hard Day’s Night" (1964, ****) è di Lennon , che la canta ma si fa aiutare nel ponte da McCartney perché le note sono troppo alte per lui.
7) "I Feel Fine" (1964, ***) ancora di Lennon, nel suo periodo più prolifico col gruppo.
8) "Eight Days A Week" (1964, ***) sempre Lennon, titolo nonsense trovato da Ringo.
9) "Ticket To Ride" (1965, ***) di Lennon, molto “rock” per il periodo.
10) "Help!" (1965, *****) fifty-fifty ma con prevalenza di Lennon, praticamente ha due cantati sovrapposti.
11) "Yesterday" (1965, *****) come noto, di McCartney, che vi suona pure da solo, a parte il quartetto d’ archi. La più famosa, la più coverizzata.
12) "Day Tripper" (1965, ***) di McCartney, che vi suona anche il riff di chitarra.
13) "We Can Work It Out" (1966, *****) di Paul la strofa, di John il ritornello. Canzone immortale, non stanca mai, fulgido esempio della genialità melodica di McCartney e della disinvoltura ritmica di Lennon (che ci infila un… walzer!)
14) "Paperback Writer" (1966, ***) e di Paul, che aveva “ scoperto” il basso Rickenbacker e se lo fa missare altissimo, per un “ hard rock” ante litteram.
15) "Yellow Submarine" (1966, ***) di McCartney. Canta Ringo.
16) "Eleanor Rigby" (1966, *****) di McCartney, nessun beatle ci suona niente, tutta orchestra. Fantastica, anche nel testo, colla vecchietta che raccoglie il riso davanti alla chiesa dopo il matrimonio e appoggia la maschera del suo viso all’ingresso di casa.
17) "Penny Lane" (1966, *****) capolavoro di McCartney, solare, immortale, un piacere ascoltarla ancora. La mia preferita.
18) "All You Need Is Love" (1967, ****) puro Lennon, semplice e geniale, ingenua, anche paracula.
19) "Hello Goodbye" (1967, *****) di McCartney, un altro capolavoro, non può stancare sentirla ogni tanto
20) "Lady Madonna" (1968, ****) sempre McCartney, sempre geniale. Sempre più “fumati”, i Beatles eseguono una partitura per ottoni… con la voce!
21) "Hey Jude" (1968, ****) ancora Paul, ormai Lennon perdeva colpi… a me personalmente stanca un po’ risentirla…
22) "Get Back" (1968, *****) … invece questa non mi stanca mai, è di McCartney, Lennon ci suona una bellissima chitarra però.
23) "The Ballad Of John & Yoko" (1969, *) autoindulgente lavoro messo su frettolosamente da Lennon, con McCartney che per quieto vivere gli fa da socio. Né Ringo né Harrison presenti e coinvolti nell’incisione.
24) "Something" (1969, *****) capolavoro di Harrison, nel suo momento d’ oro a cavallo fra i sessanta e i settanta.
25) "Come Together" (1969, *****) ultimo capolavoro di Lennon con i Beatles, il suo colpo di coda dopo due anni bui. Minimalista, dinamica, unica.
26) "Let It Be" (1970, *****) inconfondibile inno McCartneyano, che dire?
27) "The Long And Winding Road" (1970, ***) di McCartney, massacrata da Lennon che ci suona un basso fuori tempo, e dal produttore Spector che impossibilitato a farla reincidere ne nasconde le magagne con un orchestrazione eccessiva.

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