Ci sono io, con le cuffie e l'ampli, nella mia cameretta, con questo ep. C'è questa prima canzone che parte un po' così, con quella faccia un po' così come canta Conte. Parte un giro folk troglodita un po' celtico un po' hawaiaano, che però è uno scherzo, si stoppa subito. Qui scocca la prima scintilla di un'immaginabile costellazione. "Il nostro silenzio non nasconde nulla", si apre così la mia infatuazione, ma sono inibito per capire cos'ho di fronte.
Seguo la scia, c'è un secondo corpo celeste, stavolta più minuto, cordiale nella sua umiltà, sensuale al punto giusto. Non resisto, inizio a sciogliermi. La terza è una cometa, carambola irrequieta nel mio apparato uditorio. E' indomabile, imperscrutabile come il volto misterioso della luna.
Ci sono sempre io, con le cuffie e l'ampli, nella mia cameretta, liquefatto a terra, con questo ep. La quarta è un puntino lontano, però brilla da far male, chiudo gli occhi, non posso perchè si sono sciolti insieme al resto. Rimango inebetito, immobile a subire queste melodie, magicamente inquietanti, così più grandi di me.
C'è l'ultima, radiosa, fredda eppur avvolgente stella:
"Darling, he does not posses the grace to speak for your honor. Often he mistakes his own pride for love, drunk and brave on the cynic's nectar. Mostly at night, the young feather feeds the beast, thirty years of war have not made him wiser.
He wears heavy armor like a fool and fails to see you left the house alive with hope for quiet, humble man to hold you". Una delle canzoni più belle mai scritte.
Finiscono così 20 minuti di pop poliedrico e trasformista, ora folk ora psichedelia, più semplicemente puro, perdutamente conturbante. Aspettavo da tempo musica così.
Ho lanciato un'esca, magari qualcuno abboccherà.
Elenco tracce e video
Carico i commenti... con calma