E' un periodo molto buono, dopo quasi dieci anni di disoccupazione, lavori saltuari in nero, bollette pagate con l'emoglobina, e caloriferi spenti a meno tre gradi, da un anno, ho ripreso a lavorare.
Da un lato le coccole piacevoli di uno stipendio fisso a fine mese, dall'altro turni folli da 30 giorni di seguito, mai meno di dodici ore, "sedici sarebbe meglio, ecco grazie, lo sapevamo che ce la facevi a farle", gli amici che si chiedono se sia lavoro o eroina quella che ci separa, settecento metri quadrati da tenere a bada, scenografie da costruire, palchi da smontare e via discorrendo. un anno buono, fatto di sorrisi sudati.

Il primo di giugno è un buon giorno: per la festa della repubblica i turni mi mettono a riposo, gran fortuna. il venticinque di dicembre vinse la sfortuna, il trentun di dicembre pure, il quindici di agosto scorso idem, quello di quest'anno già l'ho visto e non promette bene, pasqua l'ho passata davanti ad una sega circolare... l'altro giorno mi è andata bene. Grazie dio, oggi ti odio un po' di meno.

La partenza la fissa Doppiaggi, otto e trenta sotto casa mia. Avrei giusto il tempo di mollare giù le scarpe e lo zaino, mettere un paio di jeans lunghi, cambiare maglietta, e aspettare che il citofono trilli.
E trilla.
Ficco in tasca una boccetta piena di tricomi tostati, un paio di cartine lunghe scivolano nel portafoglio, quattro mandate alla serratura, i gradini scesi quattro a qiattro e per le nove sono in macchina. passano 20 secondi da quando Doppiaggi mi citofona a quando allaccio la cintura, lui è sempre molto puntuale... cosa che in realtà mi ha concesso di dedicare alle porcellane del mio cesso uno stronzo gravido di tutte le fatiche e lo stress degli ultimi venti giorni. Consecutivi, stronzi.

In macchina si rolla e si chiacchiera. Chiacchiere tante, rollate due e basta. Ne basterà una.
I trtricomi funzionano così: 1) cosa sono ve lo andate a vedere se siete interessati. 2) Tra i tanti modi in cui è possibile strarli noi abbiam fatto così: set di settacci dal più grosso al più fine, una masnada di magia nei setacci. i setacci a mollo nel lavandino con ghiaccio ghiaccio ghiaccio e un filo d'acqua. Si frulla tutto (ma non i setacci). si setaccia quello che si ottiene, e nel setaccio più fine restano i tricomi. Puoi ora prender questi e reimpastarli al resto della magia, per poi cuocere il tutto. in olanda fan così, e lo chiamano "Iceolator". noi abbiam preferito non mischiarli alla magia depotenziata, li abbiamo tostai un po' al forno e la polverina marrone rimasta l'abbiamo messa in boccette.
Se ci fermano abbiamo in tasca due canne che sembrano quattro pere. Non il miglior modo per portarsi in giro gli occhiali a tre lenti, ma il risultato è garantito, e i chimici da onorare questa sera chiedono ci si cali a fondo in quello spazio di coscienza che ci regaleranno una volta arrivati al parcheggio.

Anche se, arrivatici, inutile negarlo, tutto suona un po' strano. Tante macchine, ma mica così tante. Dal capannone in fondo arrivano le luci, ma sembra esserci poca gente. Cavolo, io pensavo di non riuscire neppure ad entrarci sotto quella tensostrutttura, e in dieci minuti sono a quindici metri dal palco. Dieci minuti perchè abbiamo dovuto deviare verso le bancarelle del consumismo. La mia maglietta della brass (poi ve la linko e mi invidiate tutti) per quanto bellissima soffre un po' l'escurisione termica che c'è tra palude e montagnetta. E se uscito di casa avevo il timore che i miei jeans antizanzara mi avrebbero fatto sudare i coglioni per tutta la sera, adesso alle porte dei chemical brothers temo invece di svegliarmi domani, nell'unico giorno libero da qui a chissà quando, con la necessità di ficcarmi un terrmomettro nel culo.
Quaranta euro una felpa. Dell'evento. Bruttissima. ne spendo due e compro la vasellina per domattina.

Sotto al palco c'è poca gente, il migliaio non credo lo si raggiunga neanche a metà, sopra al palco un'enorme altare, dietro al quale officiano i due fratellini chimici. Alle loro spalle una cattedrale di schermi luci.
Si accende la magia, per darle vita è stata necessaria tanta pazienza: un anno di raccolti, forbici, macchine per il sottovuoto, bilancini, e sbattimenti. Ma ne vale la pena. L'ho provata due o tre mesi fa e ti fa ringraziare Shiva per minimo quattro ore. Passate quelle ti rendi conto che tu manco sai chi sia Shiva, e un po' ci resti male perchè per quattro ore non sai bene cosa hai fatto. poi ti rendi conto che sei ancora in botta e te ne freghi. Per altre due ore.

Doppiaggi ringrazia di 'sta magia particolare, quasi hascishosa, che a lui l'erba mette la paranoia "Me ne han data una tagliata con l'LSD una volta!" ...eggià perchè ti tagliano i venti euro con le banconote da cento, certo. Ne ho un'altro a cui l'han tagliata con l'anfetamina... che io mi chiedo, se son l'unico stronzo che la droga se la deve pagare... poi mi rispondo che son l'unico che quando si piglia male ha la coscienza del drogato e lo ammette a cuor sereno. tanto poi passa e puoi ricominciare, no? ah no, a te ti ha preso male l'lsd eggià.
Comunque, contento io, contento lui, il dj set è da cazzo duro.
Partito da milano ero dubbioso, avrei preferito un concerto. Ma qui, con il terzo occhio in fissa su flash e filmati lampeggianti, mi perdo a pensare che se è vero che normalmente l'ascolto più difficile per me di solito è il primo, è anche vero che davanti all'elettronica questo mio assioma si ribalta, e il primo ascolto è quello capace di darmi il piacere maggiore. il brivido della novità, per questo genere che ormai ascolto da vent'anni e di cui ancora non riesco a carpirne significato, schemi costruttivi, e regole di base, è fondamentale. Spesso millantatore, vero, ma se il pezzo avrò occasione di sentirlo una e una sola volta nella vita, ha importanza?

E così, lontano dalla ragione mi convinco che "meglio un dj set del concerto, bello mio" poi qui c'è pure lo spazio per respirare, per muoversi. Vedo veramente tutto bene bene. 'sti cazzi.

Dopo 15 minuti che sono dentro la situazione comincia a farsi spessa: la magia dalle mie mani è finita a corre per i pascoli delle mie sinapsi, sotto il capannone il buio è interrotto solo dai blu provenienti dal palco, dietro il nugolo di fumo che immerge i due Dj la cattedrale urla volti in loop. Saremo sulle 200 battute al minuto, per due minuti. poi per pietà tutto diventa bianco e illuminato, i fratellini alzano le mani e ridono. io guardo Doppiaggi e gli dico "non è che vuoi..." "e lui dice "Andiamo!" che già lo so che vuole un'altro cocktail, che già lo sa anche lui che io lo so, che lo sappiamo tutti e due che tanto lui è un alcolista. Quello forse lo so solo io, perchè so di esserlo stato. So di esserlo, solo che non pratico più. ora lui lo giustifico, ha problemi più grossi, per lui il duemilasedici e il duemliadiciassette non sono stati anni belli.
Si dice tutto soddisfatto della mia magia in realtà: ah, questa sì che è buona. "leggera e intensa e ti mette in pace con il mondo" nel dirlo inciampa. "cazzo, non mi ero accorto fossimo in discesa, falsipiani di merda". Non se ne era accorto perchè quel falsopiano è in salita. Ma gli lascio credere che la magia era leggera, che il pavimento sia in discesa, e che può bersi ancora un altro coktail senzsa che a me venga la cacarella all'idea di tornare in macchina con lui.
Se ne farà altri 5 di coktail e io continuo a credere che smettere di bere sia la cosa migliore che abbia fatto per me stesso da quando sono nato. e temo non avrò occasione in tutta la vita di poter replicare un'altra azione così produttiva.

Cinque minuti di coda, anche meno. E mi sale la paranoia. La paranoia vera: cristiddio, che freddo fa? Dieci minuti di luce nei quali comincio a presagire, pensare, e quindi temere che la montagna stia vincendo, la città si fa sentire, e bastano ottocento metri scarsissimi per mettermi a terra. Ma vengo da mille e sei, non scherziamo, e mentre si riabbassano le luci torniamo sotto al palco, tra bicipiti e cosce che ondeggiano e sfidando le leggi della fisica e della comune decenza rilasciando speranze tardoadolescenziali in postadolescenti, adulti, e qualche ragazzino.
I remix dei pezzi continuano, ne conosco due o tre al massimo, ma quello che esce dalle casse farebbe ballare pure la carrozzina di Stephen Hawking (questa era pessima, ma rende l'idea). I due romani Allegri che Doppiaggi ha accompagnato oltre a me si chiedono perchè io sia così poco comunicativo, "sei troppo silenzioso, dai fatti un tiro!" non sono poco comunicativo, sono nel mio mondo, e voi il mio mondo non ve lo meritate: fumo per star bene con me, non per star bene con voi. E' fumo, non alcool. Non riompetemi il cazzo e godetevi lo spettacolo e imparate a fare le cose come si deve. E procuratevi un pusher decente.

Altri novanta minuti di filmati e luci che frustano il buonsenso a tempo dei fratellini e fine del dj set. Mezzanotte in punto sulle note dell'unico brano dei fratelli. Immancabile "Hey boy Hey girl".
E tutto finisce. Luci, gente che fischia, che bestemmia, fatene un'altra fatene un'altra. E insomma, venti minuti di richiesta per i bis. Due pezzi entrambi dei chimici. Il primo non uno dei miei rpeferiti, manco il titolo mi viene, il secondo Star Guitar. Pezzo che dal vivo non ha senso come non ha senso su disco, il videoclip invece è una delle cose più psichedeliche che ho fatto grazie alla magia, ma qui non siamo al cinema, siamo alla cattedrale della musica elettronica, gli effetti video non reggono la testa con quella roba che forse è la cosa migliore passata da mtv nel duemila uno e ... Duemila uno... Erano già fuori forma nel 2001, oggi Simons sembra un broker stronzo e Rowlands è pelato come un metallaro della sua età...

Resto dell'idea che sia musica giovane, fatta per i giovani, e che riesce meglio ai giovani. Loro però son convinti che da qualunque lato la si cerchi di guardare loro sono i Chemical Brothers.(Punto).
E a giudicare da quanto han tremato le assi di legno sotto i nostri piedi per tutta la durata della serata, credo che la musica sia più interessata ad ascoltare il punto di vista dei fratelli chimici piuttosto che quello di uno che fuori tempo massimo continua ad andare ai concerti per stonarsi.

Domani si dorme, dopodomani si torna a fare dodici ore per la vita (la mia). I chimici li posso spuntare dalle "cose da fare" e credo non vorrò mai più vederli in faccia, che già mi sento vecchio io.
Doppiaggi che stia bene. Anzi meglio. Se per me è un buon periodo per lui è un bagno nell'Acheronte, ieri questa non l'han fatta, ascoltatela voi per lui.

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