Un antipasto decisamente gustoso quello offertoci dai torinesi Compromise, band che dal nome avrei pensato tendente a un hardcore vecchia scuola e che invece ha a che fare con l’alternative rock. Attenzione però a non confondere il termine “alternative rock” con quello che va per la maggiore oggi perché cadreste facilmente in errore.
La proposta di questa giovane band (attiva dal settembre 2012) è molto particolare e racchiude al suo interno elementi cari alle atmosfere dark-rock anni ’80, al lato più malinconico ed elegante del rock fino ad arrivare a ciò che si sente oggigiorno radiofonicamente parlando. Un bel mix insomma, gestito con scrupolosità da musicisti coinvolti al cento per cento e pronti – a mio avviso – a confrontarsi con il passo più importante, il debutto discografico. Brani come “Between the Lines”, “To Be Covered” e “Counting Stones” sono esempi semplici ed efficaci per testimoniare la qualità della proposta, carica di pathos e destinata a un pubblico rock oriented che apprezza mostri sacri come Cure e Depeche Mode e che al tempo stesso non disdegna quanto fatto dalle rock band più recenti provenienti da Oltreoceano.
La produzione affidata ai Pan Studios ha dato ottimi risultati, caricando a dovere il suono delle chitarre senza per questo far passare in secondo piano le voci, colonna portante dei Compromise. L’impatto emotivo è forte così come alcuni passaggi presenti nei testi, dove malinconia e speranza sembrano viaggiare di pari passo. In definitiva possiamo dire che questo “Motionless” è una vera e propria sorpresa, una scommessa vinta da parte dell’etichetta indipendente This Is Core e motivo di vanto per la scena indipendente nazionale. Avanti così ragazzi!
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