Sono titolari di un passo discografico d'altri tempi, come si dice oggigiorno, i The Coral; cinque album nel quinquennio 2002-2007 (se si conta anche "Nightfreak And The Sons Of Becker"), ed un età media ancora molto bassa (il più vecchio ha ventisei anni). Già questi dati la dicono lunga sulla maturità e la creatività di questa brava band.

Se il penultimo disco "The Invisibile Invasion" ha regalato un buon successo alla band anche nel resto d'Europa, grazie alla (inaspettata) hit "In The Morning", questo nuovo "Roots & Echoes" continua, in maniera sempre più decisa, a puntare sempre lì: quando tutti (o quasi) in U. K. guardano agli '80, i The Coral preferiscono arretrare di altri venti anni in più, ed accomodarsi nei magici anni '60.

"Who's Gonna Find Me", che ha anticipato il disco e lo apre pure, sembra presa di peso dal precedente full lenght, così come il pop perfetto di "Remember Me" e del nuovo singolo "Jacqueline" (la prima più ritmica e "frastagliata", quest'ultima più regolare e lineare). Per il resto, ci giungono al padiglione auricolare un'insolito rock ‘n roll ("In The Rain") e qualche variazione sul tema, dalla folkeggiante "Cobwebs" alla movimentata "She's Got A Reason" (addirittura dotata di un piacevole assolo nel finale), oltre alle malinconiche "Fireflies" (perfetta per una pista da ballo sessantina) e "Not So Lonely". L'ago della bilancia si sposta pesantemente solo nel finale, grazie ad una gemma quale "Music At Night", un pezzo strepitoso di oltre sei minuti dalla ritmica veloce e coinvolgente che scompagina proprio nel finale un disco molto (troppo) regolare.

Da qui a parlare di appiattimento sonoro ce ne passa (il rischio c'è ed è grosso, considerando che i The Coral sono fra i gruppi meno chitarristici d'oltremanica), ma Skelly e soci stavolta hanno prodotto una prova particolarmente avida di sorprese; ciò non toglie che sappiano fare pop come pochi, e che non ci si può aspettare sempre e comunque un capolavoro. Rimane comunque da dire che dischi di questo livello parecchie band se li sognano la notte, e conterà pure qualcosa questa constatazione.

La più classica delle risposte arriverà col prossimo disco. Speriamo sia positiva. 

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