Quella di ieri sera è stata una grande serata per il sottoscritto.
- innanzitutto stavo attaccato al palco in posizione centrale e se allungavo un braccio toccavo il piede di Derek;
- avevo i suoi due marshall a manetta a tre metri di distanza tant'è che non sono ancora convinto di poter recuperare completamente l'udito;
- mi sono beccato la setlist originale del concerto con annessa locandina tramite un addetto alla sicurezza;
- ho rimediato l'autografo sul biglietto da parte di tutta la band;
- mi sono sparato una bibita (lui birra io purtroppo sono astemio!) con Derek ed il gruppo mentre mi facevo scattare beatamente delle belle foto ricordo da un paio di amici;
- con trenta euro e dico trenta euro mi sono comprato Live at Georgia Theatre (2 Cd), Songlines (l'ultimo disco in studio per chi non lo sapesse) con l'omonimo DVD live;
- non ultimo ho assistito allo straordinario concerto di un ragazzo che a 28 anni può tranquillamente essere considerato una leggenda vivente;
Dopo questa premessa posso tranquillamente affermare di aver assistito ad uno spettacolo eccezionale di oltre 2 ore di durata nella bella cornice della Stazione Birra che permette appunto di stare a mezzo metro dai propri idoli durante il concerto e, se si ha un pò di pazienza, incontrarli direttamente. In assoluto questo è stato il primo concerto della Derek Trucks Band in suolo italico, anche se Derek aveva già attraversato lo stivale come seconda chitarra nel tour mondiale di Eric Clapton del 2006/2007 (Eric ha un gran fegato ed uno scarso senso del pudore a presentarsi con, alla seconda chitarra, un ragazzo che è decisamente più bravo di lui come strumentista ed, in prospettiva, come compositore).
Il gruppo ha suonato 13 pezzi spaziando tra classici del blues (Leaving Trunk, Key to the Highway), del jazz (una My Favorite Things favolosa ed accenni di Afro Blue, entrambe di coltreniana memoria), della musica indiana (Maki Madni) e brani originali perlopiù provenienti dall'ultimo album in studio (I Wish I Knew, Sahib Teri). Derek è stato eccezionale con la slide, ma tutta la band è stata superlativa (un sestetto con chitarra, voce, tastiere, percussioni, basso e batteria), con performance di grande intensità tutte molto superiori alle rispettive versioni contenute negli album in studio, con parti soliste notevoli e soprattutto mai fini a se stesse.
In generale è stato veramente un gran concerto che ha fornito una dimostrazione di solidità da parte di gruppo che ormai si avvia ad avere un decennio di esperienza ed ha procurato notevoli soddisfazioni personali al sottoscritto come bene illustra la parte introduttiva di questa recensione.
Questa è la scaletta del concerto tratta dalla Setlist originale utilizzata dai musicisti:
1) Get Out of My Life Woman
2) I Wish I Knew
3) Sahib Teri/Leaving Trunk
4) 44
5) I Want to Know How It Feels
6) Blind, Crippled & Crazy
7) My Favourite Things
8) All I Do
9) Key to the highway
10) Mahjoun/Greensleeve
11) Feel So Bad
12) Soul Serenade
13) Up Above My Head
In ultimo vorrei dirvi che tutto questo ben di dio mi è costato la modica cifra di 15 ?!!!
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