Per Lou Barlow, proveniente dai Sebadoh e più remotamente dai Dinosaur jr., la colonna sonora di "Kids" fu il pretesto per dare avvio all'ennesimo progetto parallelo dei Folk Implosion. La spinta fu data dall'enorme e inaspettato successo del singolo "Natural One", che, non si sa bene come, finí in "heavy rotation" su Mtv diventando un caso da classifica.
Facendo i nomi di Sebadoh e Dinosaur jr. dovreste avere già capito di cosa si parla: puro e semplice e grande Indie rock; iniziando proprio dal singolo "Natural One", ballata stranita dominata, più che da una spiccata melodia, da una chitarra terribilmente psichedelica e un arrangiamento giustamente stralunato, questa "kids" OST si fa notare più che altro per una coesione e un'omogeneità rare per una colonna sonora, pur trattando temi musicali molto vari.
L'anima comune che Barlow conferisce a tutti i brani è, nella migliore tradizione Lo-fi, la totale mancanza di professionalità della sua interpretazione: registrazioni inquinate, voci trasandate o scazzate, un suono volutamente grezzo; è cosi che il pezzo che apre l'album, "Casper", sembra suonato da un gruppo di diciassettenni senza una minima parvenza di tecnica. Ma non solo: c’è anche un’aura visionariamente psichedelica che pervade tutti i brani; è cosi che “Nothing Gonna Stop” sembra quasi un mantra con le sue ritmiche impulsive e il suo incedere lento e ripetitivo, mentre “Casper The Friendly Ghost”, sorta di cantilena per la buonanotte, ricorda indirettamente le atmosfere Barrettiane dei primi floyd; in definitiva, anche quando sconfina nel Rap (“Mad Fraight Night”) o quando si attiene alle esigenze filmiche con strumentali d’accompagnamento (“Raise The Bells”, “Simean Groove”) questa “Kids” OST mantiene una certa omogeneità che la rende di fatto il primo vero e proprio disco dei Folk Implosion, nati ufficialmente di lí a poco.
Qualitativamente frammentario e non ben definito, quindi non imprescindibile, ma sicuramente un altro piacevolissimo capitolo nascosto dell’Underground americano anni ’90.
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