Spring Hill Fair: il disco che non t'aspetti!
Dopo Before Hollywood era difficile potersi ripetere ma per Robert Forster e Grant McLennan fare ottima musica è cosa semplice.
Si capisce subito dalla canzone d'apertura, quello splendido esempio di pop brillante ed accattivante che è Bachelor Kisses, vero e proprio orgoglio di Grant McLennan che apre le danze al classico disco, che classico non è ovvero il disco che non t'aspetti!
Infatti, dopo l'opening-track cominciano una serie di canzoni strane, affascinanti, coinvolgenti che ti avvolgono con tutta la loro magia... così passano in rassegna l'oscura Five Words, la trascinante The Old Way Out con il suo coro formidabile, la schizzata You've Never Lived, la bellissima ballata di pop psichedelico Part Company che chiude la prima parte del disco in cui Robert Forster fa la parte del protagonista indiscusso.

La seconda parte inizia con Slow, Slow Music, un altro gioiello di McLennan che paga il suo tributo al primo Byrne, poi è ancora Forster con l'incredibile Draining The Pool For You, una canzone di una bellezza inusuale che sfuma portandosi dietro i suoi intricati misteri per lasciare spazio a River of Money e Unkind and Unwise, di McLennan di cui una è una sorta di ballata, mezzo parlata e mezzo no, mezzo folk e mezzo qualcos'altro, l'altro pezzo invece è un pop lussureggiante che t'acchiappa e non ti molla più. Chiude il pezzo forte dell'album quella Man O'Sand To Girl O'Sea in cui le doti dei due autori trovano il loro culmine e la loro perfezione!

Spring Hill Fair un disco unico nel suo genere, una musica dal sapore inconfondibile, bello, gioioso, paranoico, misterioso e rilassante ed isterico allo stesso tempo... e soprattutto quel marchio inconfondibile... il marchio dei Go-Betweens.

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