Diciamo che questo disco esce tre o quattro anni prima che la legge del più cool inizi a fare degli Hives il gruppo leader del settore garage scandinavo.
Faccio questa premessa perché ci si possa avvicinare a "Barely Legal" senza i pregidizi che caratterizzano negli ultimi tempi chi suona in gruppi rock'n'roll.
E come suonavano gli Hives prima che i media li eleggessero a next big thing?
Chitarre infuocate e tiratissime, batteria spedita che copre spesso la voce del cantante che urla per farsi sentire; insomma il loro sound era puro e semplice hardcore come dimostrato anche dalle canzoni la cui media si assesta sul minuto e quaranta secondi.
Si possono sentire chiare influenze pixiane in tutto il cd e in un caso isolato "Here We Go Again" un tributo di fedeltà agli Stooges.
Dà l'idea di essere stato concepito in due giorni e registrato in tre o quattro al massimo il che dà al prodotto finale un'attitudine molto immediata e spontanea.
Mezz'ora di rabbia giovanile che ovviamente non salverà il rock (dato che ormai nulla lo potrà salvare), ma che ci farà muovere la testa e ballare spensieratamente soprattutto se avremo la possibilità di vederli live.
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