Voce da alter ego di Reed, feedback in brodo di giuggiole e incisive melodiche cacofoniche.

Tutto questo è la voce di "Psychocandy", momento cardine per i Jesus And Mary Chain. Siamo nel 1985 e la band ha fatto il botto con un clamoroso esordio. Niente di meglio si poteva fare.

Anticipano magistralmente di un anno "The Perfect Prescription" degli Spacemen 3, altro esempio eccelso del revival anni Sessanta. La psichedelia inglese e americana viene rigenerata riadattando gli stilemi dei Red Krayola, dei Byrds e dei Velvet. Il loop è il Dio a cui si inizia a credere.

Tutto quello che poteva essere noise condito da feedback e voci offuscate andava bene. Si alzano i watt ancora di più, la batteria viene completamente assaltata dalle corde e il trucco è fatto. Si è fondato un nuovo genere.

Una psichedelia plastificata.

"You Trip Me Up" è l'altro singolo che esce nel 1985, e anche qui notiamo una concezione totalmente innovativa nel suonare chitarra e resto. E' letteralmente un drone che viene sparato a mille.

"Just Like Honey" è la loro "Heroin". Una ballata mielosa sciolta nell'acido. Finalmente le melodie della West Coast sono riuscite a riemergere e a staccarsi dal calderone industrial/post punk. Il brano ha "Head" come lato B, altro esercizio con feedback e fortune simili, ma niente riesce ad essere bello come il lato A.

"I'll be your plastic toy"

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