Una piccola compilation che solo in parte conferisce riconoscibilità al suono/mondo di The Legendary Pink Dots. Gruppo di origine londinese opera da subito (inizi '80) in Olanda, dove il leader Edward Ka-Spel o Qa Sepel (urca...), inebriato dal mito Barrett e dai tanti oscuri misteri che accompagnano la nostra esistenza, non senza l'inevitabile sense of humor, inizia da subito a gettare le basi di una musica camaleontica, oscura, elegiaca, oscena e spesso inutile.
Più che una recensione, vorrei con queste poche righe introdurre, in punta di piedi... anzi no, puntando i piedi, all'ascolto di questo strano ensemble senza meta, senza tempo con un'unica peculiarità: è possibile, se non certo, che siano stati coloro che hanno registrato lavori ufficiali come mai nessuno nella storia della musica moderna.

Questo potrebbe non essere sufficiente, certo, ma qualche curiosità la dovrebbe scatenare. Lascio a voi la palla con qualche links musicale di LPD: Barrett e psichedelia varia, avant rock in stile Can, Faust ecc. scuola di Darmstadt, dark wave, elettro pop intellettuale alla J. Foxx o Eno incubi spaziali VDGG, qualche decadenza Roxy Music, rumorismo, acid folk fine '60, dadaismo come piaceva ai primissimi Soft Machine, free-form e non sense vari, se vogliamo cabarettismo mitteleuropeo e... eppoi il carozzone continua.

Se vi ho incuriosito son felice, ripeto: non è una recensione, ma un'istigata curiosità offerta gratuitamente.

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