Davvero interessante, questo "A Question for Balance" del1970, evoluzione sonora dei The Moody Blues, iniziata con "Days in a Future Passed" capolavoro introduttivo del Progressive rock, e pietra miliare della storia della musica.

Di acqua sotto i ponti ne è passata, da,quel lontano 1967: si tratta però, di un liquido purissimo che fa scorrere composizioni pure e tanta lucidità esecutiva. Basti pensare all'ottimo materiale Etnico Psichedelico, contenuto in "A Search of the Lost Chord" oppure alle visioni cosmiche di " On the Treshold of a Dreams" o ancora, al folk apocalittico di "To your Children..." per giungere dunque ad una fierezza sonora che battezza tale lavoro, come uno dei più riusciti della band.

Personalmente, sono stanco della track by track - almeno in questo caso. Forse cambierei idea, dinanzi al cosiddetto disco giusto, ma per il momento non è importante.

Quello che conta, è che "A Question for Balance" è un celestiale Pop-Rock dalle venature progressive con un atmosfera soave e sospesa nel tempo. Certo, gli echi ai Beatles, ci stanno tutti, ma c'è pure tanta personalità e innovazione, soprattutto in fase di produzione, dove i suoni soffocati dei precedenti album, sono qui sostituiti con una equalizzazione, forse tra le più riuscite della band.

Il punto debole non c'è, anche se si tratta "solo" di un buon album, non pretenzioso, ma,che pretende rispetto.

Ascoltare per credere

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