A volte per capire la storia o la nascita di un album bisogna affondare alle radici degli artisti, al loro stile di vita, alle loro aspirazioni e persino al luogo di nascita.
È il caso dei Mystery Jets e del loro album di debutto. Possiamo tranquillamente fare un parallelismo tra l'atmosfera dell'isola di Eel Pie, quasi deserta isola d'Albione (loro luogo di nascita) e il loro sound, sospeso tra magia e malinconia, tra suggestioni esotiche e intimismo. Se chiudessimo gli occhi durante l'ascolto potremmo catapultarci nella realtà di Eel Pie, in una giornata assolata (You Can't Fool Me Dennis, The Boy Who Ran Away), oppure in riva al mare alla deriva dei pensieri (Horse Drawn Cart), con la paura di confrontarsi col caotico mondo (ne è testimone la quasi rabbiosa Zootime, pezzo quasi progressive nei modi, non nella durata) o infine a guardare il cielo stellato (Diamonds in the Dark).

Non c'è un pezzo in questo Making Dens che non abbia quell'aura di sogno che rende il disco veramente eccellente, tutto ci avvicina al mondo incantato del compianto Syd Barrett. No, lui non è morto, vive ancora, anche grazie a questo disco.

Elenco e tracce

01   Overture (00:43)

02   Diamonds In The Dark (03:57)

03   Alas Agnes (03:51)

04   Making Dens (06:48)

05   You Can't Fool Me Dennis (03:32)

06   Purple Prose (04:02)

07   Soluble In Air (03:12)

08   The Boy Who Ran Away (02:57)

09   Summertime Den (01:13)

10   Horse Drawn Cart (05:00)

11   Zoo Time (04:01)

12   Little Bag Of Hair (05:20)

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