Ma ce n'era davvero bisogno? Si sciolgono gli Audioslave, fin qui tutto bene: l'ultimo album era poco più che mediocre. Era lecito aspettarsi un ritorno in grande stile di Cornell (d'altrone You Know My Name faceva sperare bene) e invece ecco un album peggiore di Euphoria Morning.  E Morello cosa fa? Nell'attesa di un nuovo album dei Rage, pensa bene di "deliziarci" con un grandioso album solista.

Cosa c'è di buono in questo cd? Scordatevi lo stile caratteristico di Morello e il suo scratch con la chitarra: il cd è folk, quindi solo chitarra acustica. Per carità, Morello la chitarra la sa suonare e alcune melodie sono abbastanza orecchiabili, ma alla fine le canzoni tendono a somigliarsi tutte e già dalla terza canzone sopraggiunge una noia mortale. Niente che spinga ad ascoltare il tutto più di una volta (sempre se quella prima volta si è arrivati alla fine senza avere messo stop indignati), niente che catturi più di tanto.

Cosa rimane allora di quest'album, dopo che si è lasciato a raccogliere polvere su qualche scaffale? Resta in mente l'irritante motivetto di "One Man Revolution", la bruttissima title track, con un testo assurdamente stupido e autocelebrativo (spero che Tom non si prenda troppo sul serio...): on the streets of New York / the cabs don't stop / on the street where I live / they called the cops, e via di questo passo. Resta la lentezza soporifera di "The Garden Of Gethsemane", "Until The End" e "Let Freedom Ring", e le ridicole "Flesh Shapes The Day" e "House Gone Up In Flames" in cui Morello cerca di fare qualcosa di più con la voce ma gli riesce decisamente male (chissà perchè la seconda voce prima nei Rage e poi negli Audioslave la faceva sempre Commerford...). A mio parere le uniche due canzoni che si salvano sono "The Road I Must Travel" e "The Dark Clouds Above". Sono le sole con batteria e basso, e la differenza si sente. Niente di trascendentale, ma rispetto al resto dell'album sono quasi dei capolavori.

In conclusione: evitatelo. Perchè se conoscete Tom Morello, vuol dire che (Rage o Audioslave) siete degli ascoltatori di musica rock, e quindi quest'album non fa per voi. Se proprio siete tanto curiosi, andate sul sito ufficiale e ascoltatevi le canzoni in streaming. Fatevi quattro risate.

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