La colonna sonora di un film mai realizzato. Il titolo: "Crepuscolo al Castello Cubista".

Questo sono i presupposti per avvicinarsi all'ascolto del primo lavoro degli Olivia Tremor Control, gruppo di punta assieme ai "cugini" Neutral Milk Hotel del collettivo-ideale di vita-microcosmo Elephant 6.

Le 27 tracce di questo doppio album si muovono tra pop e avanguardia, psychedelia e surrealismo, arrangiamenti al limite del barocco e cacofonie varie, Sgt. Pepper e Barrett, lo-fi e Brian Wilson.

Un esperienza meta-musicale, densa di innumerevoli aspetti che poggiano su un substrato ben preciso: il pop. Difficile individuare un album dove la destrutturazione del pop tocchi questi livelli, mantenendosi su standard qualitativi di scrittura così sublimi per più di 70 minuti. Monumentale, ma senza mai annoiare o risultare pretenzioso.

Sogno e follia, catarsi e gioia, Dusk at Cubist Castle.

Uno degli album più sorprendenti della decade dei '90.

In loving memory of Bill Doss

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