Si tratta di un  progetto piuttosto interessante che cerca di unire l'ambient house (o new age che dir si voglia, ma queste definizioni le trovo stucchevoli) alla mitica chitarra di David Gilmore. È un mix che ricorda progetti simili confezionati dal duo Robert Fripp/Brian Eno.

Le due suite che compongono il lavoro offrono atmosfere rilassanti e oniriche che risulterebbero assai monotone e, probabilmente poco stimolanti,  se non fossero sostenute dall'apporto della chitarra (slide e non) di Gilmore. Anzi direi che la presenza di Gilmore sostiene e dà respiro all'atmosfera dei brani, tanto da far supporre che la composizione dei brani non sia solo farina del sacco di Paterson e Fehlmann.

L'edizione in doppio vinile della Columbia-Sony, a tiratura limitata, è eccellente.

Carico i commenti...  con calma