Esegesi d'una canzone perfetta.
E non solo per noi "splendidi" quarantenni.
Una canzone perfetta in assoluto. Beh... nella vita ci si deve prendere la libertà di essere prepotenti, ogni tanto, e di pensare che il proprio giudizio rasenti l'infallibilità dell'oggettività.
Se guardi la piazza San Pietro o Adriana Lima, o se spalmi su un crostino ben cotto uno splendido foi gras, non ti convinci dell'esistenza di Dio? Non ti convinci che quello che hai davanti è la perfezione?
Così con questa canzone. Solo ed esclusivamente nella versione originale, in studio.
Così. Non un millimetro più, non uno meno.
Ed è un amore sbocciato da subito. Da quando comprai la cassettina tricolore e la infilai nello stereo, del tutto ipnotizzato da quel brano perfetto e da quel video in bianco e nero che stavano segnando, ed avrebbero segnato per sempre la mia adolescenza, e tutt'il comico che venne dopo.
Dico quella versione lì perché stiamo parlando di uno dei pezzi più "coverizzati" ed "auto-coverizzati" della storia.
Come sarebbe bello sentire da Sting le saggissime parole di quel personaggio superiore che è Leonard Cohen (autore di un'altra tra le canzoni più violentate di sempre): "per piacere non interpretate più "Alleluyah". Detto così, semplicemente, a voce bassa. Una richiesta gentile ma ferma che viene non certo da uno qualunque.
Sting invece no. Andando a braccio, e stando solo tra i prodotti ufficiali, ne esistono almeno 2 o 3 versioni live dei Police ed altrettante di Sting da solo. Bellina, tra queste, solo quella dell'"Unplugged" ormai antico. Mentre il livello più basso lo si è toccato con l'inguardabile e per fortuna dimenticato Puff Daddy (o come cazzo si chiamava... vi giuro che non ho voglia neppure di cercarlo su Google).
Sting stette al gioco, come dopo partecipò ad un'implausibile rappata su "Roxanne".
Qui, nella versione originale, tutto è davvero perfetto. Il disco, l'intero "Synchronicicty", ha suoni stupendi, per l'epoca, ed è un disco votato a uno studiato minimalismo. Il "post-punk" o "raeggae-bianco" dei Police sono ormai quasi ricordi, e la personalità di Sting sta primeggiando su tempi, impostazioni, idee. Sulla "calma", nell'accezione più larga del termine. Per carità: calma relativa, se si guarda all'energia del concerto che seguì il disco...
Ma tutto è più ragionato, più studiato. Più studiatamente concepito entro binari precisi ma non ancora inutilmente o secchionicamente barocchi.
Qui inizia un arpeggio pizzicato di chitarra che è oggettivamente innalzato a storia della musica, annunciato dal classico ed inconfondibile colpo del rullante.
Copeland si sente negli stacchi, nell'uso dei piatti, ed ovviamente nell'unico e riconoscibilissimo modo di suonare il rullante. Ma il tempo, spesso ballerino ed accelerante (uno dei motivi storici di litigio col Pungiglione) è da metronomo, pur se denso di un'energia inesplosa che è qualcosa di irripetibile (ed infatti sarà irripetuta in ogni versione successiva del brano).
Le tastiere sono leggerissime e quasi inconsistenti, ad eccezione di un classico piano da contrappunto, con qualche "accordone" e qualche piccola frasetta discendente. Prova che il minimalismo ben impostato vale mille prestazioni pirotecniche.
Basso da metronomo, che va perfettamente a braccetto con la batteria.
Voce: Sting canta benissimo, e questa (già allora) non era certo una novità. Ma la novità (chi era già quantomeno adolescente lo ricorderà di certo) stava proprio nell'impostazione della voce. Più scura, più soffice, più "studiata". Non certo da giustificare l'antico soprannome. Qui non si punge, non si urla. Si canta, e bene.
Il tutto, mi piace ripeterlo, con un'energia inesplosa che è la caratteristica principale del brano. Questa canzone, in questa versione, attira da sempre l'attenzione, attrae e diverte, si fa canticchiare dal musicista e dal muratore, dal professionista nella penombra d'un ufficio e dall'imbianchino fischiettante.
Un capolavoro pop, potremmo dire, nel senso più lato ed ampio del termine.
Un capolavoro e basta, preferisco dire io.
Ed il dubbio è se quest'alchimia abbia qualcosa di divino o se sia costantemente alla portata degli umani, i quali, purtroppo, il più delle volte non raggiungono vette così alte e così apparentemente perfette.
Altri brani toccano il cielo come questo. Ne parleremo.
L'uomo è imperfetto, ma ha in sé l'idea di perfezione (questa è la base di ogni dottrina religiosa).
Facciamone anche la base di un bel ragionar di musica. Baci.
Elenco tracce e testi
01 Every Breath You Take (04:13)
Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you
Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you
O can't you see
You belong to me
My poor heart aches
With every step you take
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I feel so cold and I long for your embrace
I keep crying baby, baby, please
O can't you see
You belong to me
My poor heart aches
With every step you take
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
Every move you make
Every step you take
I'll be watching you
02 Murder by Numbers (04:33)
Once that you've decided on a killing
First you make a stone of your heart
And if you find that your hands are still willing
Then you can turn a murder into art
There really isn't any need for bloodshed
You just do it with a little more finesse
If you can slip a tablet into someone's coffee
Then it avoids an awful lot of mess
It's murder by numbers one two three
It's as easy to learn as your ABCs (2x)
Now if you have a taste for this experience
And you're flushed with your very first success
Then you must try a twosome or a threesome
And you'll find your conscience bothers you much less
Because murder is like anything you take to
It's a habit-forming need for more and more
You can bump off every member of your family
And anybody else you find a bore
Because it's murder by numbers one two three
It's as easy to learn as your ABCs (2x)
Now you can join the ranks of the illustrious
In history's great dark hall of fame
All our greatest killers were industrious
At least the ones that we all know by name
But you can reach the top of your profession
If you become the leader of the land
For murder is the sport of the elected
And you don't need to lift a finger of your hand
Because it's murder by numbers one two three
It's as easy to learn as your ABCs
Because it's murder by numbers one two three
It's as easy to learn as your ABCDEs
one two three
ABC (x3)
i said
Because it's murder by numbers one two three
It's as easy to learn as your ABCs
Because it's murder by numbers one two three
It's as easy to learn as your ABCDEs
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