A due anni dalla tragedia aerea dei Lynyrd Skynyrd, i due chitarristi Gary Rossington e Allen Collins formano una nuova band, convinti di dover lasciar riposare lo spirito del gruppo precedente per almeno qualche anno. La formazione assume dunque il nome di Rossington Collins Band e la struttura di questa non è molto diversa da quella dei Lynyrd: tre chitarre (oltre alle loro due, quella di Barry Lee Harwood) un batterista di nome Derek Hess e i vecchi compagni Billy Powell e Leon Wilkinson rispettivamente alla tastiera e basso. L'unica vera differenza sta nella scelta del(la) cantante: a sostituire la carismatica figura di Ronnie Van Zant troviamo Dale Krantz, precedentemente corista dei 38 Special e futura signora Rossington.

Con questa formazione verranno pubblicati solo due dischi nel giro di due anni, dopodiché le due carriere si divideranno solo per incontrarsi nuovamente alla reunion del 1987 dei Lynyrd Skynyrd. "Anytime, Anyplace, Anywhere" è tra i due dischi il più fresco e originale, anche se il sound richiama quello dei Lynyrd Skynyrd al 100%. Lo si può notare dalla prima canzone, la southernissima "Prime Time" fino al finale d'oro di "Sometimes You Can Put It Out".

La voce di Krantz è l'unica vera novità nel sound generale, e che voce! Cattiva, roca, bassa e maledettamente intensa, non stona affatto in un genere principalmente maschile; basta sentire le sue performance nella strabiliante "Three Time As Bad", un lento alla "Tuesday's gone" con tanto di assolo di tastiere quasi uguale. Si passa poi tra le note di "Don't Missunderstand Me", duetto mirato tra la cantante e il terzo chitarrista fatto di alti e bassi, che sa caricare l'America, facendo disco d'oro col singolo. Fantastica e leggermente diversa di stile "One Good Man" in cui l'organo fa da padrone e seguita dalle splendide "Oppotunity" e "Getaway" che insieme costituiscono le uniche idee che si distinguono leggermente dal suono che hanno precedentemente creato i musicisti.

Ma i riffettoni dei due ragazzi si fanno risentire subito. Ascoltando "Winners And Losers" e "Misery Loves Company" non si può assolutamente sbagliare, sono proprio loro e sono per di più in ottima forma.

Il lavoro complessivo è dunque molto interessante appunto per quel contrasto tra musicisti e cantante, soprattutto per chi è abituato alla voce di Ronnie Van Zandt.

Il gruppo sembra comunque avere il consenso sia da parte del pubblico che da parte della critica e pronto a decollare tra il 1979 e il 1980, ma i molti problemi di Allen Collins fanno arenare il progetto in modo definitivo. Dopo la morte della compagna incinta Kathy in un incidente stradale, il chitarrista comincia a lasciare il palco parecchie volte durante i concerti, per poi pian piano non presentarsi più in studio. Ma le sue sfortune non sono ancora finite perché dopo un incidente stradale ubriaco si vide costretto su una sedia a rotelle, posto da cui può solamente guardare la reunion dei suoi soci Skynyrd prima di morire di polmonite nel 1990.

A Gary Rossington invece è andata meglio: intraprende ancora oggi molti tour con la moglie Dale Krantz, a volte con i Lynyrd (o meglio, il fantasma di ciò che furono una volta) e a volte da solista.

La grande famiglia della compagnia della casa dolce casa d'Alabama ha sempre avuto una grandissima sfortuna (o più semplicemente sfiga viola) poichè quasi ogni componente sopravissuto ha dovuto affrontare complicate situazioni nel corso della la propria vita. Ma una cosa è certa, hanno tutti contribuito a rendere il gruppo uno dei capisaldi del mito d'America.

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