"First And Last And Always", che dire di quest'Album se non... turbolento, inquietante, lugubre, infernale, nero.
Andrew Eldritch negli anni '80, nel calderone con The Cure, Siouxsie and The Banshees, Joy Division, e Bauhaus etc etc, riesce tra alti e bassi, a stabilizzare, temporaneamente, il gruppo con Wayne Hussey, Gary Marx (futuri Mission) e Craig Adams, e a dare il meglio di loro con l'uscita dell'Album, "First And Last And Always". Un loro stile inconfondibile, la voce profonda catacombale di Eldritch crea un'atmosfera di movimento angosciante e spettrale, ma pulito e carico di "intenzione" come fosse una celebrazione di messe nere. Un susseguirsi di ritmi trascinanti accentuano questo mistero con ballabilità. "Black Planet" ipnotizza a suono perfetto di dark-punk. Come capita per tanti altri cantanti, è il riflesso della loro personalità ed è stato definito il capolavoro del rock oscuro, come per il pezzo "Marian", un brano che descrive l'inferno, e quell'attrazione calamitata verso il fondo infuocato che sfocia in una luce di riconciliazione con il bene. "Possession" è una descrizione di rituale, lento e continuo. In "Walk Away" c'è un'accentuazione più evidente di battiti paranoici. "A Rock And A Hard Place" all'inizio è stranamente più tecnologica e esistenziale ma immancabilmente si conclude con pesantezza e oppressione. "Logic" va fuori dai loro parametri, ci sono urli, strilli, corse pazze che esplodono frantumandosi. Ascoltare quest'album, e una strepitosa "First And Last and Always", vuol dire lasciarsi andare in un impetuoso e misterioso sfogo dell'orrore perverso, fisico e ballato... da non perdere.
Un Album che apparentemente senza limiti, ha dato una figura alle "Sorelle della Misericordia" di ambasciatori ambigui del lato oscuro con rotta verso l'oltretomba. Ma soprattutto hanno dato anche loro un'impronta agli anni '80.
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