Eppure, nonostante la loro età, continuano a fare cose del genere !
Sembra impossibile o una favola di altri tempi che faceva sognare i bimbi. E invece gli Stranglers sono una realtà quasi fiabesca che dura dall'ormai antichissimo 1977. Dopo la fuga di Hugh Cornwell dalla band nel '90, nessuno ebbe più fiducia di loro nonostante la bella voce del nuovo cantante Paul Roberts e dell'ottimo chitarrista John Ellis (ex Vibrators ed ex chitarrista di Peter Gabriel).
Solo da alcuni anni a questa parte (dal 1997 con l'uscita dell'album "Written In Red") il gruppo è stato rivalutato da tutti e riapprezzato abbastanza degnamente anche se il successo degli anni '70 e '80 non è stato più raggiunto a quei livelli memorabili.
Norfolk Coast, uscito nel 2004, è un album stupendo segno di una prova di grande musica rock leggendaria che ha segnato x moltissimi anni.
Il disco apre con il primo brano "Norfolk Coast" come l'omonimo album: brano apocalittico che vede un Baz Warne (nuovo chitarrista ) con una chitarra psichedelica che sembra abbattersi come una tempesta in un cielo cupissimo e grigio in una terra desolata (un poco come è raffigurata la copertina dell'album); in sostanza un brano stupendo che già da solo lui vale l'acquisto di tutto l'album.
In seguito il brano e anche singolo "Big Thing Coming" molto carino e simpatico che rievoca un poco quelle emozioni della vecchia "Something Better Change" del lontano 1977 dell'album "No More Heroes". L'altro singolo "Long Black Veil" è un brano molto introspettivo e di atmosfere gotiche grigie e medioevali. L'album si presenta molto diverso dal precedente "Coup De Grace" uscito nel 1998 il quale era decisamente più romantico e molto raffinato, elegante e notturno. Quindi la fattura di quest'album è stata del tutto inaspettata, del resto gli Stranglers hanno sempre fatto albums tutti diversi facendo sempre rimanere di stucco tutti fans.
Il brano "Dutch Moon" sembra ritrovare un poco quell'atmosfera del precedente album "Coup De Grace", molto romantica e raffinata un poco anche come "Tucker's Grave" con un basso e una tastiera ipnotica che ti accompagna in un viaggio notturno senza fine. "Sanfte Kuss" (il bacio gentile) e un brano che ricorda molto "Cruel Garden", molto bella e forse alcuni anni prima dell'uscita dell'album Norfolk Coast, avevano pensato di dedicargli il nome dell'album in inglese "The Gentle Kiss". "Into The Fire" altro brano che mi va di segnalare perché rievoca molte atmosfere anni '70, infernale, trasgressiva, e molto psichedelica. "I Don't Agree" troppo bella e dedicata a tutti i fans secolari della band: in questo brano sembra di rivedere i baffi di Dave Greenfield !
Insomma un album assolutamente da non perdere che a mio parere segnano e timbrano la grandezza di questa band nonostante la grande perdita nel passato del leggendario Hugh Cornwell.
Elenco e tracce
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Altre recensioni
Di Danny The Kid
"Norfolk Coast è un disco molto semplice e asciutto, un ascolto immediato e coinvolgente che trova un equilibrio veramente perfetto tra forza ed eleganza."
"Il biglietto da visita di un grande gruppo invecchiato bene, realizzato con grande sapienza ed ispirazione oltre che a una buona dose di mestiere."