Soundtrack dell'omonimo film\documentario del 1979 (in Italia "Uragano Who"), "The Kids Are Alright", uscito a qualche mese di distanza dalla tragica morte del batterista Keith Moon, fornsice un'eccellente panoramica sugli anni d'oro del gruppo.

Inizialmente pubblicato su doppio vinile, ora cd singolo, essenzialmente si tratta di una raccolta di live ed alternative takes che mette insieme diverse performance registrate fra il 1965 ed il 1978. Alcune tracce provengono da esibizioni promozionali radiofoniche e\o televisive suonate in presa diretta ed in seguito parzialmente ritoccate in studio, ma per la maggiorparte si tratta di pezzi interamente live, fra i quali alcuni estratti della storica esibizione a Woodstock del 1969 ("Sparks", "Pinball Wizard", "See Me Feel Me"). L'unico pezzo presente nella versione standard registrata in studio è "Tommy, Can You Hear Me?". Vi sono molti dei grandi classici immortali della band, ma anche alcune rarità come il medley "Join Together\Roadrunner\My Generation Blues", nel quale Daltrey e soci si divertono a rileggere in una chiave completamente stravolta il loro pezzo più famoso. Il disco si apre con una breve e divertente intervista per l'emittente televisiva CBS che introduce la band e nella quale Pete Townshend intrattiene il pubblico con simpatiche battute, ma non temete, per il resto è tutta musica, ottima e molto tirata, con una band che dal vivo dava il meglio di se. I momenti migliori arrivano con le memorabili versioni live di "Won't Get Fooled Again" e "Baba O'Riley", registrate negli Shepperton Film Studios il 25 maggio 1978 dinanzi ad un pubblico ristretto. Entrambi i pezzi hanno infatti più tiro degli originali in studio ed in "Baba O'Riley" (qui forse nelle sua versione migliore di sempre) un'improvvisazione di Roger Daltrey con l'armonica sostituisce l'assolo finale di violino. "Happy Jack" proviene invece dalla celebre esibizione del 1970 alla Leeds University ed allora ancora non risultava inclusa nello storico album live. Ottime anche "A Quick One, While He's Away" ed una grintosissima "Young Man Blues". Va detto che la qualità audio di alcuni pezzi non è propriamente cristallina, "I Can't Explain" e "Anyway, Anyhow, Anywhere" suonano come dei classici bootlegs, ma per il resto siamo su standards sonori più che accettabili. C'è da aggiungere inoltre che Colonna sonora e Film non presentano esattamente gli stessi identici brani, ad esempio "My Wife" è inclusa nel disco, ma non nel Documentario.

Concludendo, "The Kids Are Alright" ci mostra gli Who più grezzi, senza fronzoli, e direi che, escluso l'insuperabile "Live At Leeds", questo è forse il disco che rappresenta meglio la vera anima rock della band. Quindi penso si possa affermare che il prodotto in questione assolva molto bene ad un duplice ruolo e cioè un'utilissima porta d'ingresso nel mondo Who ed allo stesso tempo un intrigante approfondimento per tutti quelli che già conoscono la band. Un bell'esempio sul come allestire una compilation che non sia il classico, e spesso inutile, greatest hits. Molto bella anche la cover dell'album. Insomma ragazzi, si tratta di quasi ottanta minuti di grande rock targato Who, e scusate se è poco.

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