Che gli Who siano uno dei gruppi più importanti della storia del rock è assolutamente fuori discussione; e lo è altrettanto il fatto che siano (relativamente, e almeno in Italia) meno conosciuti dei colleghi Beatles e Stones, sebbene quando Townshend tirava fuori dal cilindro "My generation", Lennon e compagnia ancora scrivevano canzoni d'amore.
Allora, benvenga questa "Ultimate collection", un'ottima introduzione (perchè album come "Tommy", "Who's next" e "Live@leeds" è obbligatorio averli interi) al loro mondo, dai primi dirompenti singoli quali "I can't explain" e la già citata "My generation" passando per l'essenziale "Substitute" e per "Magic bus", fino ad arrivare ad alcuni estratti da "Tommy" quali "Pinball wizard".
All'appello non manca anche il singolone da paura "The seeker", che sembra annunciare la potenza dei brani di "Who's next", "Baba 'O Riley" e "Won't get fooled again". Il secondo cd racchiude brani dall'ultimo periodo della loro storia, in cui hanno prodotto album senza dubbio di minor caratura dei precedenti, ma nei quali comunque ci sono cosucce pregevoli, come "Who are you", "Eminence front" e la pomposa "Love reign o'er me".
Un ottimo inizio insomma per chiunque non abbia mai sentito un album degli Who, che sicuramente dopo quest'ascolto rimarrà sconcertato dalla loro potenza e dal songwriting di elevatissimo livello del leader Townshend.
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