Canta Van Morrison: 'I'm caught one more time up on Cyprus Avenue'. Una di quelle frasi che restano in mente e non ti mollano mai. Io non lo so se esiste davvero Cyprus Avenue, e quasi spero di no. Non è un luogo fisico, ma un luogo del cuore.

Beh, sono preso, una volta ancora, da una canzone d'amore.

Monk di primo nome fa Thelonious, e di secondo Sfera. Il che è già abbastanza bizzarro.

Se Mingus passa la vita a litigare con il mondo, faccia a faccia, Monk, invece, il mondo lo guarda scorrere.

Anche quando è crudele. Come lo è quel mondo lì, il mondo in cui vive. Come lo è ancora, adesso che non ci vive più.

Ma lui niente, lo guarda scorrere. E non dice niente. Se ne sta lì, pensa alle sue cose, ad un mondo tutto suo, che c'è nella sua testa. E tace.

Un giorno - in macchina - viene fermato dagli sbirri. La macchina è una macchina di lusso, e sopra ci sono dei negri. Tanto basterebbe. Ma di più, in macchina c'è Bud Powell. Fatto come una biscia. Con in tasca un po' di roba. Monk non dice una parola. Lui - caso davvero unico - di droga non ne userà mai. Ruba dalla tasca di Bud la droga e la butta fuori dal finestrino. I poliziotti lo vedono, lo riempiono di botte, lo portano dentro. Gli chiedono di chi sia quella roba. Lui - semplicemente - non risponde.

Non parla spesso Thelonious. Parla solo quando pensa che sia importante. E in quel caso lì non lo è. Anzi.

Che cosa avesse Nellie, di tanto speciale, mica lo so. Io me la immagino silenziosa anche lei. Infantile, geniale e complicata, esattamente come lui. Li immagino passare giorni e sere, silenziosi e vicini. E ogni tanto dirsi una parola, come la punta di un iceberg, che sotto c'è un mondo.

E capirsi.

Crepuscule with Nellie comincia così, con il piano di Thelonious che inizia una frase. Ma la inizia da metà. E prosegue. Ma non è che si sviluppi. Va avanti così, per un po', come se dovesse arrivare a un punto, ma quel punto è sempre lì, ad un passo, e non ci arriva mai. E dopo un po' ti accorgi che non c'è Monk da solo, ma ci sono anche alcuni amici (uno - per dire - si chiama John Coltrane) lì a suonare.

Però lo fanno piano, perché Sfera e Nellie si stanno parlando. E non vorrebbero disturbare.

E ti viene voglia - almeno a me viene - di spingere, di dire dai, dillo, arrivaci, come se davvero ci fosse qualcosa che devi sentire per dire ok, gran pezzo, passiamo ad altro. No, non arriva, finisce.

Nella versione che propongo (quella su Monk's Music (e guardatevi la copertina, che già dice tutto)) appena finisce ricomincia. Perché c'è un alternate take. Geniale. Dura 9 secondi in più.

Ecco, quei 9 secondi lì, sono probabilmente una parola in più, una dolcissima parola in più. Una parola segreta. O forse un ancora più dolce e segreto e profondo silenzio.

Tra uno che si chiamava Sfera e la sua piccola Nellie.

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