Per il loro album del 1973 i Three Dog Night abbandonano le usuali copertine belle epoque piene di arabeschi ed optano per una cover appariscente e “fisica”, con i loro sette corpaccioni di bianco vestiti e plasticamente immortalati contro uno sfondo (finto) di cielo.

In alto a sinistra, colle doppie punte biondastre e il baffo anni settanta, posa il tastierista losangelino Jimmy Greenspon, lo strumentista più in evidenza. Accanto a lui, col collo della camicia aperto modello latin lover di Riccione, si staglia il cantante newyorchese Chuck Negron. Vicino a lui un tonico bicipite di colore viene orgogliosamente esibito dal batterista canadese Floyd Sneed, infine chiude la fila di quelli in piedi un maglioncino da golf con dentro il cantante di Buffalo, NY, Cory Wells.

Passando ai tre seduti, la prima a sinistra è la fronte bassa, causa zazzera, del cantante irlandese Danny Hutton, con accanto il nuovo arrivato ovvero il bassista californiano Jack Ryland, vestito tale e quale a Negron. L’ultimo a destra, conciato da Paperino o, volendo, Braccio di Ferro, è il chitarrista anch’esso californiano Michael Allsup.

Danny Hutton è per la cronaca quello che ha fondato il gruppo, coinvolgendo inizialmente il collega Cory Wells. Insieme hanno convinto Chuck Negron a far parte del progetto, dopodiché i tre cantanti hanno cercato dei suonatori, ingaggiando varia gente e stabilizzando la formazione a settetto per i primi cinque anni. Da quest’opera in poi le dinamiche interne al gruppo cominceranno a ingarbugliarsi, ma non precorriamo gli eventi.

Gli episodi di successo di quest’album sono soprattutto il n.1 in U.S.A. “Shambala” (alias mitico regno hymalayano), una canzoncina popparola ma con testo mistico, firmata da Daniel Moore autore sulla cresta dell’onda al tempo; la voce solista è quella di Cory Wells. L’altro singolo è una cover di un modesto pezzo del ’68 dei vicini di casa Rhinoceros, intitolata “Let Me Serenade You” sempre con Cory Wells al proscenio. Quanto alle altre, sveltamente:

_“Happy Song”: robusto rock del chitarrista Mike Allsup, alla voce principale Chuck Negron

_”Play Children Play”: di Gary Stovall ennesimo soul singer nero, con voce solista Cory Wells

_”Storybook Feeling”: di nuovo di Allsup, una lagna interpretata da Chuck Negron

_”Riding Thumb”: cover dei Seals&Crofts, intonata da Cory Wells

_”Singer Man”: palloso reggae del giamaicano Derrick Harriott, in primo piano Chuck Negron

_”Lay Me Down Easy”: composta di nuovo da Moore, cantata animosamente da Danny Hutton

_”Into My Life”: solida ballata r&b ancora di Allsup, al microfono Chuck Negron al suo meglio

Ben tre composizioni “autoctone” quindi, pari a un terzo dell’album e record(!) per loro, tutte firmate dal chitarrista Allsup che sin lì non aveva scritto nulla per il gruppo! Il disco non vale la vistosa copertina, ma si prende scioltamente tre stelle perché questi signori sanno cantare, alla grande.

Elenco e tracce

01   Happy Song (03:36)

02   Play Children Play (04:11)

03   Storybook Feeling (04:21)

04   Ridin Thumb (04:10)

05   Shambala (03:22)

06   Singer Man (03:26)

07   Let Me Serenade You (03:15)

08   Lay Me Down Easy (03:56)

09   Into My Life (04:34)

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