Ensemble acustico originario della Bay Area (conosciuto inizialmente come Tin Hat Trio) noto per mescolare elementi di folk, chamber music, jazz ed esperimentazione strumentale.

Nella recensione sono citati i nomi Ara Anderson, Ben Goldberg, Zeena Perkins, Mark Orton e Carla Kihlstead con relative strumentazioni indicate dall'autore; l'album The Sad Machinery Of Spring è descritto come ispirato all'opera di Bruno Schulz (citato esplicitamente nella recensione).

Recensione di Hal celebra l'atmosfera malinconica e sospesa dell'album The Sad Machinery Of Spring. L'autore descrive emozioni evocative e riferimenti letterari (Bruno Schulz). La musica viene interpretata come un viaggio strumentale, tra violino, clarinetto, arpa e chitarra. Il disco è presentato come ipnotico, intimo e fuori dal tempo.

Per: Ascoltatori di musica strumentale, chamber-folk, jazz d'avanguardia e chi cerca atmosfere malinconiche e narrative.

 Quando per la prima volta ho messo questo cd nel mio lettore, senza avere la più pallida idea di ciò che ne sarebbe uscito, ero alla ricerca di una scossa adrenalinica che mi scuotesse dall'inatteso torpore di questa primavera.

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Tu e Tin Hat Trio
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