Mi sono imbattuto in questo bel disco quasi per caso: visto il film 'Kill Bill 2', notato la solita splendida colonna sonora, visti i contenuti speciali, visto il concerto tenuto dai Chingon (che dovrebbe essere un sinonimo di 'gringo' se non erro...), vista la performance ottima dei sette, dopo un paio di ricerche, presa la decisione di procurarmi il disco vero e proprio.

'Mexican Spaghetti Western' sembra uno di quei lavori prodotti con i ritagli del tempo, insieme agli amici, così per divertirsi, tra una birra (o tequila, vista la natura 'mejicana' dei nostri?) e l'altra, magari nello studio di registrazione malandato di qualche amico... sembra, e sembrava così anche a me dopo i primi ascolti, però, una volta beccata la giornata in cui ai voglia di goderti pulsazioni latinoamericane che stimolino i tuoi bassi istinti, allora mi sono ascoltato il cd con attenzione e... mi è piaciuto davvero, sicuramente più delle altre volte, e sono sicuro mi piacerà ancora...

I Chingon riescono nell'intento di confezionare un piccolo gioiellino di passione e calore latino, coniugando gli arpeggi vibranti e avvolgenti della musica mariachi e ranchera con squarci di sano "rock" texanamente guascone, personificato nella fattispecie dalla chitarra elettrica di Robert Rodriguez (sì, proprio lui, il regista di 'Desperado', 'C'era una volta in Messico', 'Sin City' e molti altri film) e nella voce duttile e sapiente del cantante Alex Ruiz. Ci sono le canzoni energiche e che sembrano fatte apposta per far muovere il sedere alle vostre amiche durante le feste (chiedo scusa a qualche eventuale lettrice, ma la citazione era necessaria!) e altre più intime e passionali, magari da far ascoltare alla vostra muchacha di sera, guardando un tramonto... con il cappello da cowboy e le pistole. Sì, perchè un elemento che si ripresenta a più riprese nel disco è proprio il western (notato il titolo?), la sua iconografia (la canzone 'Alacran y Pistolero' è da antologia degli Spaghetti-Western) e il suo fascino immortale. Se poi il tutto viene modernizzato con brucianti solismi dal sapore molto 'americano', pazienza, anche perchè Rodriguez dimostra di saperci veramente fare, oltre che con la macchina da presa, anche con la chitarra (non inganni il 'Wah-Wah', che purtroppo molti credono una baggianata, ma che vi assicuro non è proprio semplicissimo da usare, specialmente poi a coordinarlo col resto delle parti...). Il resto del gruppo è compatto e affiatato, c'è pure spazio per alcuni ospiti come l'attrice (e donna meravigliosa, aggiungerei) Salma Hayek in 'Siente Mi Amor', Patricia Vonne in 'Severina' e un certo Tito Larriva sulla già citata 'Alacran y Pistolero'. I pezzi d'oro ci sono tutti: 'Malaguena Salerosa' è famosa anche grazie al film, ma è sempre un bel sentire, e la 'Cuka Rocka' è una reinvenzione coinvolgente e piacevole.

Se dovessi essere 'giusto' darei a questo disco un onesto 3, ma per l'originalità e la passione della proposta mi sento di azzardare un bel 4, conscio che riceverò montagne di critiche... ma a me che mi frega? Sello il cavajo e vado a rimirar el tramonto...

Carico i commenti...  con calma