Prima di tutto, chi è Tom Morello? E' stato il chitarrista di Rage Against the Machine e di recente degli Audioslave.

Per chi conosca la sua tecnica, questo album sarà una sorpresa. Vi ricordate il flanger usato assieme a tanta altra elettronica analogica, l'harmonizer e l'octaver che gli permettevano effetti molto particolari, fino all'imitazione dello scratch dei dischi di un Dj? Ecco, prendete i 3 album degli Audioslave e i 5 dei RATM e buttateli via. La sua Fender telecaster e la Gibson classic bruciatele. Tutta l'elettronica, usatela per farci dei ferma carte.

Adesso prendete questo chitarrista di origini italiche con una lieve propensione comunista marxista e dategli una chitarra classica. Fategliela suonare come se fosse in riva al mare assieme a degli amici attorno ad un fuoco ed otterrete "The Nightwatchman". Detto così sembrerebbe l'album più brutto immaginabile. Invece si possono scoprire un po' di cose; come ad esempio la voce bassa e profonda del nostro chitarrista. Una voce simile a quella del più glorioso Boss.

Sono canzoni con un impegno politico, come non si sentivano dai tempi di Robert Zimmerman. Io l'ho scoperto grazie agli amici del Tubo. Ero al lavoro e cercavo audio da ascoltare mentre lavoravo; e per caso ho visto che il buon Morello aveva fatto un album solista. Mai scoperta fu più sorprendente. Canzoni molto orecchiabili ed allo stesso tempo non banali. Vi consiglio vivamente l'ascolto di "One Man Revolution" e "The Road I Must Travel".

In Italia non so se questo album sia uscito, ma quel mulo di mio cugggino lo aveva.

Cheers!

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