Quando si parla di Rock e di storia del Rock si parla anche di lui: Tom Petty. Musicista polistrumentale statunitense, virtuosista della chitarra e grande autore oltre che interprete, inizia la sua carriera a metà degli anni 70 insieme alla sua spalla, forza, essenza stessa: "The Heartbreakers". Un percorso musicale longevo e sempre più interessante che ha portato Tom e la sua band a vette importantissime da più punti di vista.

"Damn the Torpedoes" è il terzo album in studio nonchè un punto cruciale della sua carriera. In primis in quanto in diretta concorrenza artistica e commerciale con quello che sarebbe stato uno fra i più grandi classici del rock, "The Wall" dei Pink Floyd, e in seconda analisi in quanto arrivato dopo un secondo album "new wave" che lo aveva visto consacrarsi nel vecchio continente e far storcere alcuni nasi in madre patria. Memore dello stile del fulminante esordio eponimo del 76 e soprattutto dell'immortale "American Girl", Mr Petty mette insieme, come nei pezzi di un mosaico, quello che un vero purista del rock tradizionale farebbe per concepire un album che mischi ottima mestieranza ad arte "viva". Ad armonie tradizionali del rock e richiami costanti a Bob Dylan difatti in questo lavoro compaiono sprazzi di southern rock e una freschezza che ne creava un vibe totalmente nuovo.

Pezzi come "Refugee" e “"Even the Losers", soprattutto, denotano una grandissima ampiezza di vedute nel songwriting che quindi appare deciso, efficace e rinnovato nello stile caratterizzante dei primi album. Questo lavoro è infatti l'anello di congiunzione fra la prima e la seconda produzione di Petty, sono i primi accenni di una mutazione stilistica rispetto ai primi LP, mantenendo però ancora in parte lo stile simbolo che ha contraddistinto di più le sue prime pubblicazioni: di conseguenza ci troviamo davanti ad un album ancora vincolato all'identità cardine e primaria di Tom Petty, con però delle varianti che non possono ancora accostarlo a lavori successivi come "The Last DJ", considerato da molti troppo ruvido ed azzardato. Da segnalare sicuramente due classici contenuti in questo LP, ovvero "Louisiana Rain" e "Here Comes My Girl", quest'ultimo scelto anche come singolo. Importante anche il successo commerciale, infatti questo album segnò per certi versi l'esplosione vera e propria di Tom Petty: doppio disco di platino in madre patria e soprattutto, malgrado il clima post punk brittanico, un ottimo supporto degli amici inglesi che intervennero quasi attivamente nella promozione del disco grazie soprattutto a numerose interviste che possiamo ritrovare insieme ad altro materiale d'archivio in una ristampa deluxe dell'album pubblicata solo qualche anno fa.

Musica di alto livello, coerenza, qualità: tutto questo è Tom Petty.

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