Questo disco contiene i brani scritti da Waits per il film di Francis Ford Coppola "One from the heart" (in italia "Un sogno lungo un giorno").

Ed ebbe un destino similare.

Francis, travolto dal flop al botteghino, dovette riconquistarsi la fiducia dei produttori e Tom, pur raccattando una nomination agli Oscar, passò il periodo successivo all'uscita del film a giustificare agli occhi dei suoi fan più tradizionalisti la scivolata easy listening.

Fu un equivoco sia per l'uno che per l'altro.

Il movie è delizioso e Coppola muove con dolcezza la camera scivolando dentro la città posticcia che raccoglie le vicende sentimentali della coppia Forrest-Garr.

E Tom, con un'eleganza sfuggita ai più, coglie i momenti topici del film mutuando lo stile dalla grande canzone sentimentale americana, con affettuosi omaggi a Cole Porter e Duke Ellington.

La voce femminile (la "compromessa" Crystal Gayle), ben lungi dall'essere una deludente concessione zuccherosa, è la rappresentante della doverosa angolatura femminile della vicenda.

Splendida, ariosa, la title track, di prim' ordine le soluzioni melodiche di molti brani (Is There Any Way Out of This Dream?Picking Up After You - Old Boyfriends), e giustamente celebre Broken Bicycles, uno dei pochissimi brani del disco rimasto nelle esibizioni live.

Ellington sorride dietro I Beg Your Pardon, e addirittura inquietante e singolarmente anticipatrice di future timbriche You Can't Unring a Bell.

La mia personale opinione è che prescindere dal motivo che ha determinato la stesura di questi brani, e cioè il commento ad un film, finisce col pregiudicarne la valutazione.

Ovviamente i brani sono di "genere" perchè l'intento era proprio quello di ricreare un certo profumo di musical dei tempi andati.

A riprova del fatto che Tom non fece altro che immergersi in un determinato contesto sta l'onda musicale di quel periodo. Un paio di anni prima c'era stato lo sporchissimo e sanguigno blues dello stupendo "Heartattack and vine" e l'anno dopo ci sarà la svolta epocale di "Swordfishtrombone". Come dire quanto di più lontano da questo voluto sentimentalismo cinematografico.

Per conto mio, assolutamente non una caduta (come pure è stato scritto), ma una scintillante riprova dall'eclettismo di questo grandissimo artista.

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