L'Alba dell'uomo

Tutto potrebbe iniziare con un gruppo di scimmie, più o meno antropomorfe, chessò, tipo quelle poste da Kubrick all'inizio di "2001 Odissea nello Spazio".

Ognuna di queste scimmie (diciamo una decina?) ha nelle mani due ossa di zampa di capro e tutte insieme (e questo è straordinario) percuotono a ritmo una grande lastra di pietra lavica che sta loro di fronte, imperturbabile. Dal cielo, un Dio dalla voce cavernosa, molto probabilmente ubriaco, canta, accompagnato dal ritmo percussivo delle ossa, qualcosa di strano che parla di cavallette che piovono dal cielo, e di altre amenità, pensando alla fine che i discendenti di quelle scimmie, il giorno dell'apocalisse, faranno con tutto il creato.

Ora è passato del tempo

Due di quelle scimmie hanno vestito rispettivamente le facce di Caino ed Abele. Caino ha in mano un bastone. Ha appena ucciso il fratello, ha scoperto la morte sulla sua faccia insanguinata.

Quel Dio ubriaco è ora sceso sulla terra e canta un tema lugubre, accompagnato dalle note di una tromba che trascina lenta i suoi passi come dietro un corteo funebre in marcia verso l'inferno.

Colosseo, interno giorno

Le fiere sono libere, l'imperatore Tiberio le osserva vagare in cerca delle loro prede, mentre i timpani urlano ritmicamente il loro canto propiziatorio. Ma non riesce a vedere le fauci del tempo e dell'oblio già aperte per inghiottire il suo impero.

Il Dio ubriaco (o semplicemente un Diavolo rauco?) fà la radiocronaca di questo meraviglioso spettacolo.

America, anni 70

Un uomo cammina per un campo desolato, con il ruggito dello sconfinato, indifferente mare che lo chiama da lontano: "Vorrei tanto scappare via da qui, ma non ne ho il coraggio. Le nuvole riflettomo il grigio della mia tristezza; l'eco del mio pianto torna giù come pioggia".

Il Dio ubriaco ora è triste, canta una dolce ballata, con i suoni di tutte le maliconie del mondo a fare il coro.

Stanza di bambino

Il televisore mi tiene compagnia, ed il canto allegro di un signore dalla voce di catrame cancella le urla di mamma e papà. Ma perchè dovrò crescere e dovranno passare tanti anni per rassegnarmi all'idea di essere diventato come loro?

E per capire chè l'apocalisse è una eredità ad-personam per innocenti e non (o almeno non solo) un destino comune per peccatori?

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