Beh... sotto il vostro naso avete una delle più brutte copertina mai viste, ma per fortuna nel suo interno vi è ben altro che del materiale scadente. In principio Tony fù il cantante dei Praying Mantis, poi diventò solista e accompagnato da un certo Carlsson già produttore di Starbreaker e The Battle (Lande/Allen).
Risultato dell'opera a dir poco eccezionale. Eccezionale come l'opener di questo lotto che è "Broken Soul". Una song che si presenta quasi magicamente a noi per poi impartirci già i primi ordini sull'ascolto di questa piccola meraviglia. Cadenzata al punto giusto. La title track ci fà decollare di già con un ritornello da capogiro con un Tony in formissima. Bellissimo il lentissimo assolo nella parte centrale. "No More Innocence" è una delle due canzoni che supera i cinque minuti come durata e non stanca minimamente, anzi, riesce a dare una spinta diversa al sonoro della band, non è la migliore ma tiene alto il livello. "High Enough" è la più potente del lavoro, belli i riff, pesanti e cadenzati quasi da genere Metal. Noto qualcosa di simile ai Linkin park in quest'ultima, anche se lontanamente simile. "My Final Prayer" rallenta un attimo i ritmi sparandoci poi tutto ad un tratto un breve e intensissimo assolo da paura che ci accompagna alla prossima traccia. "Dreamless Nights" fà numero, bella ma non spicca in questa piccola meraviglia che è Escape Into The sun. Anche in questa troviamo un'assolo Rock che fà veramente rabbrividire. "More Then We Know" ha un inizio quasi commovente per come batteria e singer si accostano per poi sparare qualcosa che ancora una volta mi ricorda lontanamente i Linkin park, soprattutto nell'esplosivo ritornello.
"Close To Me" è interessante perchè è lenta, cadenzata e potente, insomma cupa al punto giusto, probabilmente è la più tecnica dell'intero lavoro. Mancava anche un piano, ed "Evil Love" comincia proprio cosi per poi esplodere abbastanza piacevolmente e tornare su delle ritmiche molto più aggressive di quello che prospettava l'inizio. Ora una delle mie due perle che è "Black Wings", la metto al secondo posto, è la song che più si avvicina all'Heavy con la chitarra che la fà da padrona e un'aggresività travolgente. "Star All Over" è la più lunga dell'intero lavoro, ed è quella che meglio rappresenta l'accoppiata Tony/Carlsson con un cantato da paura, effetti magici e assolo sempre Rock al punto giusto, insomma un altro gioiellino dal punto di vista tecnico e compositivo. "Never Alone" è la ballad da capogiro che viene messa per ultima, proprio per esaltare l'ascoltatore con la perla più bella e preziosa. Da non perdere quest'ultima come l'intero lavoro di Tony/Carlsson. Per chi aveva apprezzato i Praying Mantis adesso può rifarsi le orecchie con un lavoro forse anche superiore.
Insomma, l'Hard Rock alla fin fine non è poi cosi estraneo a noi, anzi con nuovi personaggi con questa inventiva non può che far bene a se stesso e farci riavvicinare a un genere che sembra quasi appartenere al passato, anche se il sottoscritto non lo ritiene obsoleto o superato....
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