Ventuno minuti. Sembra poco, ed effettivamente è poco, ma sono ventuno minuti in cui Jeremy Bolm e i suoi Touché Amoré ci regalano il loro miglior album, il loro disco più accattivante, terapeutico e coinvolgente. 

Parting The Sea Between Brightness And Me è il secondo album della band hardcore di Burbank, uscito sotto l'egida della Deathwish Inc. nel 2011. Tredici brani brevi, diretti, che vanno dritti al punto e soprattutto al cuore. Rispetto al grezzo (ma sempre splendido) esordio di due anni prima, qui i Touché Amoré hanno raffinato il loro sound, hanno smussato un po' gli angoli mantenendo comunque ad altissimi livelli quella violenza e quelle grida tanto care al mondo hardcore.

Tutto parte da "~", una scarica di potenza e melodia trascinante. Jeremy Bolm canta con la sua voce roca, e con quel volto rassicurante e dannatamente simpatico che lo contraddistingue. Nel minuto e mezzo di questo pezzo è già concentrata tutta la formula vincente dei Touché Amoré. Ritmica hardcore, anima punk e testi sinceri e geniali.

In tutto il disco è la musicalità ad eccellere. I due chitarristi fanno a brandelli ogni traccia, avvolgendo l'ascoltatore in una melodia che afferra da dentro e mette ko. Basta ascoltare l'intensissima e pulsante "Crutch" o la celebre "Home Away From Here" per rimanere totalmente rapiti da quanto la musica sia perfetta, senza sbavature e stracolma di passione ed emozioni. Il batterista picchia incessantemente sulle pelli, il bassista lo segue senza mai fermarsi e il ritmo si mantiene sempre caotico e rapido. Come in "The Great Repetition", un vorticoso viaggio sulle montagne russe, in cui si parte velocissimi poi si rallenta poi si torna ad andare a tavoletta.

La cosa che però più di tutte spicca in questo album dei Touché Amoré sono i testi. Parole taglienti e dirette, come fossero delle brevi poesie sincere che trafiggono il petto con la loro schiettezza e la disarmante sincerità. Jeremy Bolm le sputa a raffica, urlando nel microfono ma mai aggredendo l'ascoltatore. Ci si riflette come in uno specchio in quelle parole, si riconosce in ognuno dei testi qualcosa di familiare. Se le azioni parlano più delle parole, io sono il rumore più assordante che tu abbia mai sentito, dice Jeremy nella già citata traccia d'apertura. Una enorme forza interiore che collide con l'insicurezza e la vulnerabilità di un trentenne cresciuto troppo in fretta.

Nel finale arriva il meglio, arrivano le bombe."Condolences" si scrolla di dosso la veste hardcore rimanendo nuda, coperta solo dalle note di un pianoforte mozzafiato. E le parole di Jeremy abbattono i muri che ci proteggevano, lasciando l'ascoltatore in una catarsi che incatena e dalla quale è impossibile liberarsi. If you fantasize about your funeral, I understand, I've been there before. If there's more importance in the music played than who'd attend, we are the same. With heads to the ground as I'm lowered down, there will be a chorus, an overwhelming sound.

Il sipario cala sulla grandiosa "Amends", pelle d'oca ed emozioni che si susseguono in uno dei pezzi più struggenti e riusciti della band. In soli ventuno minuti i Touché Amoré hanno abbattuto ogni record, producendo un disco spettacolare in cui adolescenza mai finita e mondo degli adulti alle porte si uniscono in un abbraccio devastante. Parting The Sea Between Brightness And Me è il disco della definitiva conferma di una band enorme, bravissima, emozionante. Da applausi.

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