Ci sono giornate che sembra siano nate apposta per farci incavolare. Sei in città in macchina e hai fretta, molta fretta? Stai tranquillo che tutti i semafori rossi, più due neopatentati non te li leverà nessuno. Hai studiato per un esame saltando solo 10 "innocenti" pagine, che non rappresentano nemmeno l'1 % del malloppo complessivo? Il Prof. aprirà le danze cominciando proprio da lì. E così via... Giornate nelle quali la tagliente saggezza delle satiriche leggi di Murphy "la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo" o "se qualcosa può andare male, lo farà" dalla carta stampata trova un puntuale riscontro nella realtà quotidiana. La gente di fronte a giornate storte continuative reagisce in maniera diversa. C'è chi impazzisce alla "un giorno di ordinaria follia", chi si tiene dentro una dose di rabbia costante, chi si sfoga sul più debole, sul/la moroso/a, chi fa sport, chi si incazza continuativamente per niente e poi chiede scusa, chi si distrae con milioni di hobbies. Io ho un altro metodo. Messo di fronte a persistenti periodi iellati per staccare la spina uso la musica cercando quelle melodie che siano capaci di farmi strappare un sorriso anche in un momento non particolarmente felice.

I Trick Or Treat sono una giovanissima band modenese. Il loro legame con gli Helloween è palese a partire proprio dal nome del gruppo, scelto dal cantante Alessandro Conti e dal chitarrista Luca Cabri (i rispettivi Michael Kiske e Kai Hansen della situazione). Trick or Treat si traduce infatti in italiano con "dolcetto o scherzetto" e mi porta alla mente i film/telefilm americani ambientati nelle tetre notti di Halloween nelle quali i bambini vanno a caccia di caramelle (dalle mie parti questa tradizione d'oltre oceano non è ancora arrivata, non so da voi). Nati come cover band degli Helloween, dopo qualche anno di gavetta i nostri Trick or Treat sono riusciti a dare alla luce un demo ("Like Donald Duck") ed un disco d'esordio intitolato "Evil Needs Candy Too" che ora vi descrivo. La copertina, che tra gli altri vede Nightmare intento a mangiare i marshmallows e IT tenere saldamente in mano un mc flurry è semplicemente geniale. Non solo ti mette di buon umore, ma ti fa capire esattamente quale sia la proposta della band. Musica allegra ed assolutamente divertente.

Ascoltare canzoni come Evil Needs Candy Too è un puro toccasana quando sei giù di morale e ti regala una scorpacciata di sonorità ultra-melodiche, facili ed immediate. Tecnicamente validi, sia nel lavoro delle chitarre che in quello vocale (Conti è stato accostato a Kiske da svariati critici musicali), i nostri suonano con il giusto mix di spensieratezza e forza canzoni esagerate, tanto spudoratamente allegre. Like Donald Duck rappresenta forse il punto più alto dell'intero disco con un ritornello memorabile, ma cosa dire di fronte alla cover di Cindy Lauper, Girls Just Want To Have Fun? Il cd per tutta la sua durata si muove sulle stesse coordinate e questo rappresenta indubbiamente un punto di debolezza. Alla fin fine dopo una quintalata di caramelle ti viene il mal di pancia; allo stesso modo 11 canzoni zuccherose sono un po' pesanti da digerire. Diamo loro atto del fatto che in un disco di debutto hanno piazzato almeno 4 pezzi sopra le righe e ogni volta che mi sento sottoterra riescono a farmi cambiare l'umore in positivo. Hanno tutte le potenzialità per potersi ritagliare uno spazio nel mercato discografico del metal melodico, ma nel futuro non devono esagerare perché c'è il rischio reale che si possano rinchiudere in un sound monotematico senza vie di uscite. Portando un esempio concreto, spero vivamente che non facciano la fine dei Dragonforce che, dopo un discreto debutto come Valley Of The Damned, si sono dati ad un power ultra-veloce dal quale non riescono più a staccarsi.

Una delle critiche che viene mossa alla musica dei Trick or Trick è che in certi casi nei riff, assoli e toni di voce richiama palesemente le canzoni più gioiose e spensierate dei primi Helloween (Dr. Stein, Future World, Rise And Fall, Save Us, I Want Out...). La strizzata d'occhio è evidentente, non lo nego, ma per fortuna non si avvicinano mai al plagio. Per apprezzare un album di questo tipo bisogna entrare nella giusta ottica, lasciando quindi da parte lo spirito critico e disconnettendo il cervello. Solo così possiamo venire trasportati da linee melodiche e vocali studiate per farci rilassare e divertire. Un'oretta di allegria sonora in una settimana storta non è cosa da poco.  

Consiglio se ne avete la possibilità di andare a vedere la band dal vivo perché la loro simpatia travolgente (vedere Cabri destreggiarsi con una chitarra di gomma ne vale la pena, fidatevi) è unita ad una professionalità invidiabile nell'esecuzione dei loro pezzi e delle cover dei vecchi Helloween.

Elenco tracce e video

01   It's Snack Time (00:49)

02   Evil Needs Candy Too (04:09)

03   Time for Us All (04:21)

04   Like Donald Duck (04:45)

05   Girls Just Want to Have Fun (03:29)

06   Joyful in Sadness (04:42)

07   Sunday Morning in London (03:31)

08   Who Will Save the Hero (03:49)

09   Back as a Pet (04:58)

10   Perfect Life (05:22)

11   Back to Life (09:23)

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