I tempi primitivi e quasi dimenticati.

"Vocapatch" rappresenta(va) il genuino estro di questo progetto che di nome fa Uochi Toki, ormai ascoltato da cani e porci.

Devo dire assolutamente che questo è un diamante grezzo del Dadaismo musicale.

Questo disco si permette di sguainare 31 brani, di cui 30 rappresentati da un simbolo particolare (es. "Balena", "Galletto Morto Sdraiato", "Termostato") e l'unico restante con un titolo standard ("Zarra Di Dio"); piccola curiosità: Bugo fu ospite speciale "muto" in un paio di tracce.

Brani rapidissimi (spesso raggiungono il minuto, a volte nemmeno) in un'alternanza sanguinaria di pezzi non-Rap con ragionamenti improbabili e nonsense incapsulati, che si fanno strada con basi elettroniche dissonanti/confusionarie/a metà tra Power Electronics e Noise, e pezzi di barbaro Hardcore Punk di cruenta e dozzinale produzione, che rimandano agli storici atti italiani di gruppi quali Negazione e Nerorgasmo.

La sperimentazione con questa rotazione di stili continuerà anche con il seguente disco omonimo, raggiungendo l'assurdo numero di 81 brani senza titolo.

Erano veramente incazzati nel 2003.

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