Correva l’anno 2009 quando gli Urna, formazione sarda, forti del contratto con ATMF, rilasciarono “Iter Ad Lucem”, un album devastante che è senz’ombra di dubbio uno dei migliori dischi  Doom dell’ultima decade.

“Iter Ad Lucem” è l’oscurità totale concentrata in sette inni, è un modo buio popolato di ombre e di incubi indelebili, è una marcia funebre che si insinua nel cervello, “Iter Ad Lucem” è quanto di meglio potevano concepire gli Urna. Questo è un album che propone Doom senza mezzi termini, senza zucchero per addolcire la pillola, qui ogni nota è un macigno, ogni passaggio è devastante, ogni singolo colpo vibrato sulle pelli della batteria è un sussulto al cuore. Gli Urna sono riusciti laddove la maggior parte delle band Doom fallisce; hanno dato forma ad un suono puramente annichilente  senza necessitare di un metronomo fermo a 10bpm e senza perdersi in inutili divagazioni ambientali che non portano da nessuna parte, gli Urna sanno quello che fanno e lo fanno sino in fondo suonando con grande maestria e sfoggiando un songwriting maturo a calibrato regalandoci questa perla che senza ombra di dubbio non è rimasta inosservata agli amanti del genere.

 Gli Urna sono il Doom, prendere o lasciare.

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