Ute Lemper è il corrispettivo più dignotoso e composto della nostra Milva: una splendida cantante di repertorio Brecht-Weill, che sa tirarsi indietro quando serve, rispetto al divismo tutto italiano della belva dai capelli rossi, tinti, di italica origine.

In questo disco la Lemper ha tentato il classico colpaccio "commerciale" tirando in gioco come autori molti nomi del cantautorato moderno di qualità: Nick Cave, Tom Waits et similia; ma ha fallito nell'omogeneità del progetto, poichè molte delle canzoni proposte spesso non sono che un riempitivo di classe all'idea originaria di un "murder ballads record" dove la Lemper fa, come suo solito, l'interprete di classe, senza troppa anima e con troppa tecnica vocale al suo servizio.
dio solo sa quanto vorrei sentire la prima canzone "Little Water Song" cantata dalla sgraziata voce di Cave, piuttosto che dalla educata voce della Lemper che rende intelligibili e graziose ogni consonante, ogni vocale.
L'unico merito di questo cd è dato dalla presenza di una canzone: "Streets of Berlin", di Martin Shermann e Philip Glass, tratta dall'opera teatrale "Bent", dello stesso Shermann, che brilla per decadenza e lascivia in un disco dove il peccato e l'omicidio passionale sono troppo tecnici e calcolati per divenire davvero coinvolgenti e mostruosi.

In due parole: non evocativo.

Elenco e tracce

01   Little Water Song (04:00)

02   The Case Continues (03:52)

03   Passionate Fight (04:13)

04   Tango Ballad (04:59)

05   Couldn't You Keep That to Yourself (02:50)

06   Streets of Berlin (04:03)

07   The Part You Throw Away (04:40)

08   Split (03:43)

09   Punishing Kiss (04:32)

10   Purple Avenue (04:23)

11   You Were Meant for Me (05:17)

12   Scope J (10:51)

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