Sommerso da mille perplessità mi sono recato in quel di Civitavecchia accompagnato da due amici, per assistere a questo evento organizzato dalla Coca-cola ed Mtv. La presenza del pubblico è buona anche se si attendeva una maggiore affluenza, Silvestrin ci riferirà di essere in 30.000, a me sembrano meno...

A riscaldare la serata ci penseranno i Super Elastic Bubble Plastic, gruppo nostrano di Modena, che fondono sonorità noise e sfuriate punk con accenni di blues. Il trio modenese riesce bene nell'intento di animare la platea, mostrando una buon livello tecnico e un gran muro di suono nonostante in campo ci siano solo tre persone; i brani eseguiti saranno quasi tutti presi dal loro recente album The Swindler. Usciranno tra gli applausi. E a ragione.
Nel frattempo inizia la diretta tv ed entra in scena una delle rock band italiane più acclamate del momento, i Linea 77, che, freschi del nuovo album in uscita, fanno assaggiare al pubblico qualche ultimo lavoro senza dimenticarsi dei pezzi più celebri come Moka o il singolo Fantasma, scatenando un pogo generale che si è ripetuto solo con i Korn. Purtroppo i volumi, soprattutto la chitarra, non erano abbastanza alti e la loro prestazione è stata un po' danneggiata da quest'imprevisto, ma nonostante tutto la gente è rimasta molto soddisfatta della loro prestazione.

Dopo i Linea tocca ai The Rasmus. Prima dell'entrata in scena il pubblico inizia a fischiare il gruppo scandinavo, tant'è che Silvestrin fuori onda prenderà in mano il microfono per dire: "Ragazzi, capisco che un gruppo possa piacere o no... però mi raccomando, quando rinizia la diretta, cercate di dargli un'accoglienza decente!!" Nessuno segue le indicazioni del Vj e quando saliranno sul palco saranno accolti da fischi e silenzio al termine di ogni canzone, tant'è che il gruppo terminerà anzitempo l'esibizione senza salutare il pubblico presente. C'è da dire a loro difesa che c'entravano poco con i gruppi in scaletta e che comunque hanno suonato bene, però le loro canzoni suonano davvero banali.
Come headliner infine, sale sul palco la band che ogni presente aspettava da ore: i Korn. Dopo alcuni minuti di attesa per via di problemi con la sicurezza, i Korn salgono sul palco e incendiano i presenti con Here To Stay, generando delirio in ogni parte della piazza.
C'è una novità: sono in quattro sul palco,dopo la dipartita di "Head", però anche senza di lui il muro di suono resta compatto e i quattro di Bakersfield sono in una forma eccellente, soprattutto la voce di Jonathan Davis nonostante l'età che avanza rende onore al loro nome, urlando e dimenandosi per tutto lo show.
Suoneranno anche quando la diretta tv è finita,andando avanti per altri venti minuti.
Il repertorio è una sorta di the best of, passando da brani leggendari come Blind, Twisted, A.d.i.d.a.s., Got The Life, Freak On A Leash a brani più recenti come l'opener, Falling Away From Me, Ditry e Did My Time.
La chicca è una loro versione di un capolavoro come Another Brick In The Wall riarrangiata secondo il loro stile, sicuramente non paragonabile alla versione dei Pink Floyd però dal vivo ha coinvolto ancora di più il pubblico che la cantava a squarciagola.

L'impressione finale è quella di aver assistito ad un buon concerto, dove tutti i gruppi presenti hanno svolto appieno il proprio dovere, eccezion' fatta per i The Rasmus.

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