Scrivendo una recensione su Vasco so di andare incontro a molte critiche ma credo valga la pena farvi ascoltare la mia opinione.

Eccoci nel 1985 quando il cantautore di Zocca dopo un filotto invidiabile da qualsiasi artista italiano si mette di nuovo in gioco componendo "Cosa Succede in Citta".

Si parte con un atmosfera molto soft con un assolo di sassofono e sottofondo di chitarra e batteria, il testo è il solito in stile Vasco, rime stupide e semplici di certo non al livello di quelle di "Vita Spericolata" o "Siamo Solo Noi" insomma si va sempre a cercare le rime un po sempliciotte e orecchiabili "sai che cosa c'èèè non importa seeee" insomma non il massimo, come tappeto per tutto l'album sono presenti le tastiere, insomma erano gli anni '80, questa canzonesi salva solo per gli assoli molto ben strutturati.

Ecco che Vasco lancia l'ennesima provocazione, la traccia è "Domani si, Adesso no." In un primo ascolto si può pensare alla storia tra il cantante e una donna, ma se si riflette si capisce che ci si riferisce alla droga. Forse la migliore traccia dell'album assieme a "Toffee" più veloce e più rock con solo chitarre e batteria come sottofondo le rime sono anche più originali.

Si passa così alla title-track nulla di che, e quì arriviamo al pezzo forte "Toffee" il testo beh, ripete sempre il nome di questa donna se dobbiamo dire il vero, ci sono stupende atmosfere, mi provoca un certo senso di tenerezza, l'assolo di sassofono è un qualcosa di spettacolare, brividi.

Il resto? Nulla da segnalare, sotto la media del due e mezzo, testi stupidi i quali non mi provocano nè caldo nè freddo.

Ricapitolando è un'opera mediocre non al livello dei predecessori ma di sicuro migliore delle recenti "pacchianate" fatte dall' ormai attempato cantautore. Album da salvare solo per le parti strumentali. 3 stelle. Da quì in poi Vasco diventa un qualcosa di "orribile" musicalmente parlando manca forse l'ispirazione si è arrivati al successo il portafoglio è pieno e si continua a produrre solo perchè obbligati dalle case discografiche, unica perla in un mare di roba di poco valore è " Nessun Pericolo per Te" del 1996.



  • Danny The Kid
    24 mag 15
    Recensione: Opera:
    un capolavoro, quindi.
    • Samuele
      24 mag 15
      Album a livelli pietosi ma vabe qualcosina di buono ancora c'è
  • Marco Orsi
    25 mag 15
    Recensione: Opera:
    Un doppione del (merd)arista più odiato di debaser.
  • Workhorse
    25 mag 15
    Recensione: Opera:
    La prima volta che ho sentito Toffee pensavo fosse qualcuno che lo imitava prendendolo per il culo
  • macaco
    25 mag 15
    Recensione: Opera:
    Gli zii mi ci portarono a vederlo durante il tour di quest´album. Ho ancora qualche immagine impressa nella memoria. Pensate all´ambiente culturale in cui son nato.
  • TheJargonKing
    25 mag 15
    Recensione: Opera:
    penoso lui e tutti i suoi fan ultraccaniti. Una stellina regalata.
  • teenagelobotomy
    25 mag 15
    Recensione: Opera:
    sta recensione da come è scritta bene e dalla strabiliante quantità di virgole sembrava opera di RIBBBALDO.
  • Miss Kinotto
    25 mag 15
    Recensione: Opera:
    Cos'è, gli ultracorpi hanno dato il via alla loro invasione senza dir niente a nessuno? Te che finora hai recensito musica tipo Soft Machine e Chick Corea e hai i B Sabbath come avatar, ti metti a recensire sta cagata e gli dai pure 3, un altro utente che mette sullo stesso piano led Zeppelin e Pooh (cioè... i POOH!)... tra un po' si vedranno cani andare d'accordo con i gatti! Le cavallette....! La mucca sui binari....!
    • Nameless
      25 mag 15
      I led zeppelin un testo come quello di “l'anno il posto l'ora” non l'avrebbero scritto neanche offrendo la natiche a satana.
    • Nameless
      25 mag 15
      E il mio gatto va abbastanza d'accordo col cane del vicino
    • Miss Kinotto
      25 mag 15
      Senti, non voglio convincerti di nulla. È giusto che ognuno si ascolti la musica che gli pare in santa pace. Il mio era solo un fastidio visivo nel vedere la stessa votazione data ai due gruppi.
    • Miss Kinotto
      25 mag 15
      Una cosa però lasciatela dire, il discorso sui testi con gli Zep, … della loro musica non hai capito proprio un cazzo, fidati. Mi immagino tuo padre tutto preso a far conoscere gli Zep al figlio, e poi lo vede ascoltarsi i Pooh, povr’ome! Ha tutta la mia comprensione.
    • Nameless
      25 mag 15
      Certo i gusti son gusti, ci mancherebbe, però adesso mi devi spiegare il discorso dei testi, perchè mi sono sempre sembrati (con le dovute eccezione) oggettivamente bruttini, ma forse come hai detto te non c'ho capito un cazzo per davvero.
    • Miss Kinotto
      25 mag 15
      Metterla sul valore intrinseco dei testi con i LZ è come entrare in una pasticceria che fa torte buonissime e pretendere di trovarci degli ottimi trapani elettrici. E' totalmente sbagliato l'approccio. E considerando che la musica dei LZ è musica molto di pancia e a te non arriva, hai ragione tu mon ami, non fanno per te. E per quanto mi riguarda la chiudo qui.
    • Samuele
      25 mag 15
      Boh mi sono trovato st'album tra le mani e lo ho ascoltato e recensito anche per cambiare un pochino direzione fino a prima ho esaminato solo musica difficile, ora sono tornato ai livelli della plebe.
  • Lollopalloso
    28 mag 15
    Recensione: Opera:
    Ma ti scordi che dopo quest'album sono arrivati tre album: "C'è chi dice no", "Liberi Liberi" e "Gli spari sopra" Che non mi sembrano una merda, poi dopo il 1993 posso convenire anch'io che il resto sono molti alti e bassi.. Però non puoi dire che dopo il 1985 è tutto peggiore, secondo me (e sono buono) dici una cagata pazzesca!! P.S. Non sono un fan di Fiasco Rossi! Mi ero scordato di votare l'opera: 3 stelle ci stanno tutte!!
  • Samuele
    28 mag 15
    Recensione: Opera:
    Bah non saprei c'è una fase calante nella quale ha prodotto testi scadenti e buone parti strumentali, in "Gli Spari Sopra" c'è Braido e si sente buon lavoro sotto il profilo musicale ma Vasco è ormai senza fantasia , "C'è Chi Dice No" e "Liberi Liberi" li trovo mediocri nulla di che, si salva è "Nessun Pericolo Per Te" dove si torna a livelli medio-alti
  • Pseudodionigi
    10 gen 20
    Recensione: Opera:
    In città succedono tante, tante cose. Ciò non toglie che ne succedano anche in campagna. Il disco si lascia ascoltare. Io lo ascoltai anche troppo -ascolto passivo- perché gente che frequentavo non perdeva l'occasione di farlo suonare in macchina, sul giradischi ecc.

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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