Siamo nel 1978, Vasco Rossi, DJ emiliano, nonchè ex insegnante di applicazioni tecniche e con esperienze da regista e attore di teatro sperimentale, esordisce con l'album "Ma cosa vuoi che sia una canzone".

I testi e le musiche sono dello stesso Vasco (che nel disco suona la chitarra acustica 6 e 12 corde) e gli arrangiamenti del fido Gaetano Curreri, mentre nel brano "ed il tempo intanto crea eroi" compare Maurizio Solieri ancora oggi chitarrista ed amico del signor Rossi.

I temi toccati in questo lavoro sono diversi: dalla politica al disagio sociale, dal rapporto di coppia al sesso, lo stile è quello cantautorale tipico degli anni settanta. Ed è cosi che si presenta Vasco Rossi, come un cantautore impegnato che nei live dell'epoca, oltre ai suoi pezzi, seduto su uno sgabello e chitarra alla mano esegue brani di De andrè e Battisti, omaggiati anni dopo con la splendida versione di "amico fragile" e con "la compagnia".

L'album si apre con il brano "la nostra relazione", un classico del nostro, nel quale il tema è quello di una storia d'amore giunta ormai alla fine "per la noia che da sempre ci portiamo dentro", si continua con "e poi mi parli di una vita insieme", brano che definirei "femminista", nel quale il protagonista si rivolge alla sua ragazza invitandola a ribellarsi e a lottare "contro chi ti vuole cosi, innocente e banale donna, donna sempre uguale donna per non capire donna da sposare.. donna per uscire". In "ambarabaciccicoccò" c'è tutta la rabbia espressa con ironia nei confronti di chi crede ancora che la politica possa cambiare le cose "e intanto tu continui ad invecchiare sempre convinto che gli anni migliori debbano ancora venire", concetto che verrà ripreso in parte in "stupendo" del 93. Il brano migliore del disco è senza dubbio "jenny è pazza", l'argomento trattato è l'emarginazione del diverso, si racconta che il testo sia stato scritto da Vasco dopo essere stato cacciato dal gruppo teatrale, del quale faceva parte, a causa di un forte esaurimento nervoso "Jenny non può più restare, rovina il morale alla gente, Jenny è pazza, c'è chi dice anche questo".

Il disco si chiude con la strumentale e malinconica "ciao". Questo lavoro è a mio avviso un piccolo gioiello, la svolta rock è dietro l'angolo, arriveranno Guido Elmi e la Steve Rogers Band e Vasco abbandonerà lo stile cantautorale, a parte qualche sporadico episodio, mi viene in mente "Sally", una JENNY con venti anni di più.

Elenco tracce testi e video

01   La nostra relazione (03:02)

02   ...e poi mi parli di una vita insieme (04:30)

03   Silvia (03:34)

Silvia riposa dentro la stanza
con una mano sotto il cuscino
mentre di fuori spunta il mattino
che tra non molto la sveglier�

Silvia si veste davanti allo specchio
e sulle labbra un po' di rossetto
andiamoci piano per� con il trucco
se no la mamma brontoler�

'Silvia fai presto che sono le otto
se non ti muovi!!! .... fai tardi lo stesso
e poi la smetti con tutto quel trucco
che non sta bene.. te l'ho gi� detto'

Silvia non sente oppure fa finta
guarda lo specchio poco convinta
mentre una mano si ferma sul seno
� ancora piccolo ma... crescer�

'Silvia fai presto che sono le otto
se non ti muovi!!! .... fai tardi lo stesso
e poi la smetti con tutto quel trucco
che non sta bene.. te l'ho gi� detto'

Silvia non sente oppure fa finta
guarda lo specchio poco convinta
mentre una mano si ferma sul seno
� ancora piccolo ma... crescer�

Silvia ora corre incontro allo specchio
dimenticando che sono le otto
e trova mille fantasie...
...che non la lasciano pi� andar via...

...che non la lasciano pi�...
...andar via...

04   Tu che dormivi piano (Volò via) (04:18)

05   Jenny è pazza (07:13)

Jenny non vuol pi� parlare
non vuol pi� giocare
vorrebbe soltanto dormire
Jenny non vuol pi� capire
sbadiglia soltanto
non vuol pi� nemmeno mangiare.
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire.
Jenny ha lasciato la gente
a guardarsi stupita
a cercar di capire che cosa
Jenny non sente pi� niente
non sente le voci
che il vento le porta.
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire.
Io che l'ho vista piangere di gioia e ridere
e pi� di lei la vita credo mai nessuno am�
io non vi credo lasciatela stare
voi non potete...
Jenny non pu� pi� restare
portatela via
rovina il morale alla gente
Jenny sta bene
� lontano
la curano
forse
potr� anche guarire un giorno.
Jenny � pazza
c'� chi dice anche questo
Jenny � pazza
c'� chi dice anche questo.
Jenny ha pagato per tutti
ha pagato per noi
che restiamo a guardarla ora
Jenny � soltanto un ricordo
qualcosa di amaro
da spingere gi� in fondo.
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire
Jenny � stanca
Jenny vuole dormire...

06   Ambarabaciccicoccò (04:01)

E mentre tu continui ad invecchiare
con i giovani di oggi che non riesci pi� a capire
che se ne fregano persino del tuo impegno sindacale
e cantano "Dio salvi la regina, fascista e borghese"
E mentre tu continui ad invecchiare
tua figlia sta con quell'idiota che non pu� vedere
lei dice che sei prevenuto e che non vuoi capire
e forse avr� ragione lei, chi l'ho potr� mai dire
Ma intanto tu continui ad invecchiare
sempre convinto che gli anni migliori debbano ancora venire
e che le leggi sopra il concordato si possono abrogare
e intanto Marta � andata ad iscrivere la bambina dalle Orsoline

E mentre tu continui ad invecchiare lentamente
il mondo gira sempre pi� veloce e non si pu� fermare
sei tu che devi accelerare amico lui non ti pu� aspettare
e questo purtroppo signori � uno dei piccoli difetti dell'industrializzazione
E intanto tu continui ad invecchiare cordialmente
s� cordialmente
con la pacca sulle spalle del tuo bravo direttore
che la pensa come te sopra i problemi di politica generale
c'� solo un piccolo accento diverso per quello che riguarda
la gravit� del problema della disoccupazione: suo figlio ha un
impiego statale e nessuno trova da lavorare
Ma tu continua pure ad invecchiare, convinto, s� convinto
convinto che il partito � l'unica soluzione
ma che rivoluzione e rivoluzione
� ormai banale quella
la lotta oggi va condotta col partito all'interno delle strutture
perch� il partito ti pu� aiutare
perch� il partito ti pu� garantire
perch� il partito � una conquista sociale
perch� il partito � un'istituzione
ma che rivoluzione e rivoluzione, riforme ci vogliono, riforme
perch�

07   Ed il tempo crea eroi (03:30)

08   Ciao (01:20)

Anche se, non lo so, non vorrei, ma per�
no, non credo proprio che sia cos�
sarebbe comodo, s�, ma io non sono come te.
Anche se, dove andr�, non saprei, o non sar�
no, questo � un amore grande, s�
vuoi che ti dica cos�, ma io non sono come te.
Ciao, sai cosa ti dico? Ciao. Io posso stare senza te.
Senza pi� tanti "se", senza tanti "ma perch�?"
senza un amore cosi, io posso stare, s�.
Ciao, sai cosa vuol dire ciao? vuol dire un'altra come te.
E mai pi� tanti"se", e mai pi� nessun perch�.
Ci si illude ancora, s�.
No, questo � un amore grande, si
vuoi che ti dica cos�, per� io non sono come te.
Ciao, sai cosa ti dico? Ciao. lo posso fare senza te.
Senza pi� grandi "se", senza grandi "ma perch�?"
senza un amore cos�, io posso fare,s�.
Ciao, in fondo basta dire anche ciao
io sto meglio senza te.
Senza pi� tanti "se", senza tanti "ma perch�?"
senza un amore cos�, io posso stare, s�
Ciao, sai cosa vuol dire ciao? vuol dire un'altra come te.
E mai pi� tanti"se", e mai pi� nessun perch�.
Senza un amore cos�, io posso stare, s�. Ciao.

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Altre recensioni

Di  macciocapatonda

 La voce dura e calda, dolce e aggressiva, commossa e ironica di Vasco, capace solo di quel «ragazzo qualunque» finito per caso sul palco.

 Un piccolo gioiello, «Ciao», un malinconico saluto su atmosfere di settima, un groppo in gola e un sussulto nostalgico del cuore.


Di  GerryKing

 Ma che cosa vuoi che sia una canzone?

 Jenny è pazza, c'è chi dice anche questo.


Di  DDQ

 Vasco elimina la sovrabbondanza di materiale e va dritto alla sostanza, svincolandosi da pleonastici giri di parole.

 L’origine del mito — piaccia o non piaccia, Vasco lo è — ha sempre un ché di attraente.