Che bello quest'album! Peccato non essere già stato al modo all'epoca in cui usciva, cioè il lontano 1981... Cantare "Siamo solo noi" allora doveva avere un sapore tutto particolare che oggi si è un po' perso. E' proprio questo il problema: non faccio parte di quella "generazione di sconvolti che non hanno più santi né eroi" e forse non potrò mai calarmi nel clima dell'epoca per capire fino in fondo questo disco.

Questo è sena dubbio uno degli album più belli di Vasco; poche tracce ben riuscite e sonorità fortemente rock. Si parte subito alla grande con l'omonima "Siamo solo noi" su cui non c'è da spendere troppe parole. Brano immortale, tante volte definito inno generazionale. Pochi accordi e frasi molto forti: "Siamo solo noi quelli che muoiono presto, quelli che però è lo stesso".

Poi è la volta di "Ieri ho sgozzato mio figlio", caratterizzata da un testo fortemente provocatorio e da suoni duri che sfiorano l'hard-rock.

La canzone che segue, cioè "Che ironia", è a mio avviso la meno riuscita; testo simpatico, musica orecchiabile, ma si distacca dal resto dell'album.

Ecco poi "Voglio andare al mare", un brano raggae anch'esso provocatorio (si parla "di donne e di sole" e di "tette nude") in cui però non si perde la vena rock.

La traccia cinque è "Brava", ancora oggi una delle canzoni più belle di Vasco, che ci parla di una donna e della sua famosa "logica di calze nere".

Si passa subito a "Dimentichiamoci questa città", veloce e ritmata, per poi arrivare a "Incredibile romantica". Canzone dolcissima, dedicata a una donna altrettanto dolce. Chi non sognerebbe una donna del genere?

A chiudere il disco è la lenta e ironica "Valium", che ovviamente ha suscitato forti polemiche. Già oggi apparirebbe scandalosa, figuriamoci allora! Impossibile rimanere impassibili davanti a queste parole: "100 gocce di valium per dormire del tutto, non sentire più niente, cancellare la mente e domani mattina non svegliarsi neanche". Provate ad ascoltarla come ninna nanna, vi assicuro che l'effetto è ottimo!

Ultima cosa che è bene notare è la copertina dell'album: nella sua versione originale ritrae un giovane Vasco urlante e spettinato in bianco e nero. Peccato che sia sparito nelle ristampe...


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