Non ho mai seguito Sanremo e mi incazzai a morte quando, facendo zapping, vidi i Velvet sul palco... proprio loro che stavano snobbando le case discografiche e snobbavano i metodi "classici" per fare successo se ne vanno all' Ariston? Però la canzone non era male...

Bè allora mi decisi ad acquistare una copia del cd (ebbene si, ORIGINALE!!!). "10 motivi" contiene 12 canzoni (nella versione post sanremo) orientate verso un poprock godibile, a tratti cattivo e a volte molto tirato. Insomma i tempi di "Boy band" sono molto lontani. La prima track è "Dovevo dirti molte cose" una bella traccia resa ancora più commovente dal crescendo degli archi. "Luciano ti odio" è indirizzata a un personaggio della vecchia casa discografica, e già ci da l'idea che questo è un album pungente sia musicalmente che dal punto di vista dei testi ("ti colpirò sul fegato per ricordarti che non lo hai avuto mai"). "Miele" è la confessione di voler "indietro i giorni in cui io nuotavo nel miele insieme a voi....", ma non è niente di speciale.

La prima perla del cd è "Ti direi": una serie di campionature e una batteria elettrica accompagnano una voce funerea e monotona ma che cambia nel chorus; bellissimo il finale. Nel testo si parla dell'intenzione di chiudere una storia prima che questa faccia soffrire. "Sette secondi" è una brutta copia dei Subsonica e ci porta a un altro pezzo rock: "Un altro brutto giorno" ispirata al black out che colpì Roma un paio di anni fa durante la notte bianca; "Miss America" potrebbe essere accostata agli ultimi u2 (ovviamente non mi rifersico alla somiglianza tra le voci) mentre "Il mondo è fuori" ha un suono british e non contiene espressioni di "rabbia" a parte una frecciatina a Valeria Rossi: "il sole, il cuore, l'amore, non sono soltanto parole per nuove canzoni". "24H" affronta la separazione da un punto di vista diverso: "chiedo perdono per la mia ingenuità se ho amato la tua banalità, per non sentirmi solo"; "Non è sempre un gioco" non ha nulla di particolare a parte una buona intro e un testo che allude al sesso... ma sarà "I tuoi guai" a farvi chiedere "chi sono i velvet?": una partenza assolutamente tranquilla che diventa melodica nel pre ritornello ma che esplode nel chorus; il testo si plasma con la musica, mantiene la calma nei versi e scoppia insieme alle distorsioni. Dopo una coda di furia rock si arriva alla conclusiva "Confessioni di una mente pericolosa"; una song forse evitabile se non fosse per l'orecchiabile ritornello e la lunga coda di 4 minuti che la salva in calcio d'angolo.

In sostanza un album discreto che non aggiunge nulla alla musica italiana, ma che sicuramente avrà tolto un pò di ingenuità ai Velvet donandogli un pò di maturità.

Elenco e tracce

01   Luciano ti odio (04:23)

02   Miele (04:28)

03   Ti direi (04:38)

04   Sette secondi (03:35)

05   Un altro brutto giorno (03:16)

06   Miss America (04:05)

07   Il mondo è fuori (03:23)

09   Non è sempre un gioco (03:31)

10   I tuoi guai (e ne hai) (06:10)

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Altre recensioni

Di  Alberto Giordano

 Questo cd è meraviglioso.

 Un grande gruppo, da scoprire, credetemi.


Di  GrantNicholas

 La mutazione è sconvolgente: i ragazzi ci sanno fare, eccome.

 Promossi a pieni voti, in attesa di conferme.