Il fascino maledetto del Black Metal miete vittime in tutto il globo, e anche nella penisola italica il numero delle compagini dedite al Verbo Oscuro aumenta in modo esponenziale. Affascinato dalle recenti pubblicazioni di band quali Obscure Devotion e Imago Mortis, ho deciso di andare a riscoprire questo diamante grezzo intitolato "Rising From Abyss", demo datato 2005 e confezionato dai romani Vidharr.

Il talentuoso gruppo, nato circa tre anni fa come progetto Doom, sfodera nel lavoro in questione una maturità e un talento fuori dal comune per una band di così recente formazione. "Rising From Abyss" è una magistrale testimonianza dell'amore dei Nostri per il Black norvegese dei primi anni '90; l'EP, che si avvale della tipica produzione grezza, ha una durata inferiore ai venti minuti ed è suddiviso in quattro atti. La prima traccia, "Murder In Snow", si apre con un maestoso riff di scuola tipicamente scandinava, per poi esplodere in una strofa di disperata violenza. La canzone è godevolissima, inframezzata da espressive chitarre acustiche che donano la giusta dose di glacialità e folklore al tutto. In seconda posizione ci aspetta l'elogio del Male, "Evil's Glory"; sostenuta da ritmi marziali e spietati, la track è valorizzata da una prestazione vocale estremamente abrasiva, che sfocia nel ritornello in un'ottima alternanza di scream e growl. "Carpathian Forest", cover del gruppo di Hellcommander Nattefrost, dura solo un paio di minuti, ma è in grado di impressionare nuovamente in modo favorevole, regalando grande malignità nella parte centrale grazie ad un venefico mid-tempo. La conclusione del demo è affidata ad "After The War", ottima outro, semiacustica e malinconica marcia verso l'oblio; un modo altamente suggestivo per portare a termine un lavoro impressionante.

"Rising From Abyss" è insomma una vera manna dal cielo per gli amanti del vero Black Metal, ed io, da estimatore, non posso che augurare ai Vidharr di ottenere tutto il successo che si meritano per il loro talento.

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