Aviram Saharai e Matan Kadosh sono due celebri produttori israeliani che per circa una decade hanno affiancato numerosi Dj nella realizzazione di vari remix (spiccano su tutti Hilight Tribe con la stra-nota Free Tibet e Armin Van Buuren).

La Iboga Records è la via giusta per presentare al mercato globale un disco che già dal titolo ha l'intento di prendere il toro per le corna: Future Classics. Marchio di fabbrica o cliché -a seconda delle preferenze dell'ascoltatore ovviamente- questo clan di brani possiede il tratto distintivo Psytrance, derivato dalla naturale progressione che la musica House/Goa ha negli ultimi anni provveduto ad attuare.

Bassi solidi e pungenti che trovano come compagni d'avventura i campionamenti distorti in Talking With The U.F.O.'s e soprattutto i suoni dalla parvenza indigena e ricercata nelle tracce d'apertura The Tribe e Namaste (qui persino il sitar). Alteza è il miscuglio di questi elementi che più rappresenta il target ed il carattere del progetto.

Da qualche anno a questa parte la vastità di persone e di festival cui partecipare si è fatta imponente; il duo è chiaramente entrato nel pantheon tra i grandi nomi di quel mondo.

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