Un po' favola metropolitana, un po' college movie made in U.S.A, "Come tu mi vuoi", è il delizioso esordio di Volfango De Biasi.

Protagonisti due garanzie del genere giovanilistico che tanto sta riempiendo i cinema italiani, Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi. E meritatamente li sta riempiendo.

Perché? Per il semplice fatto che della miriade di film intimistici e francamente pallosi, che "svuotano" la sale cinematografiche se ne farebbe anche a meno.

E ben vengano questo genere di commedie che riescono a regalare, visioni di evasione senza tralasciare interessanti spunti di riflessione. Lo scenario è la facoltà di Scienza della Comunicazione.

Giada è una studentessa dall'aspetto trasandato dedita allo studio matto e disperatissimo che gli vale un curriculum universitario lodevole; Riccardo, bello, ricco e alla moda, frequenta la sua stessa facoltà ed è frequente utilizzare l'arte dell'arrangiamento che gli vale una stentata media del 20.

Ovviamente, quest'ultimo tiene all'oscuro di tutto la famiglia millantando esami brillanti, ma, scoperto l'inganno suo padre lo mette alle strette tagliandogli i fondi necessari per la bella vita. A Riccardo non resta che studiare sul serio e per farlo richiede sostegno alla secchiona Giada

Due mondi diversi che si scontrano inesorabilmente per poi incontrarsi. All'inizio solo per tornaconto di Riccardo  che seduce Giada per risparmiare sui soldi delle ripetizioni; poi per reciproca volontà subendo entrambi un miglioramento dall'influenza dell'altro.

Tuttavia lo scoglio dell'immagine di lei, Riccardo non riesce proprio a superarlo, così Giada da bruttina acidella, tramite spassosissime dinamiche (vedere lo stylist Hermes interpretato dal bravissimo Marco Foschi) si trasforma in una "topa atomica" (definizione di un amico di Riccardo).

Piacevole rappresentazione della realtà  odierna, dove l'apparire cancella tutto il resto; ma che senza tediosi moralismi non la attacca indistintamente, nel riconoscere che le visioni integraliste in ogni campo della vita non portano da nessuna parte.

Certo, il tutto non è perfetto, la Giada bruttina è tremendamente insicura, mentre la Giada new look è la decisione in persona, ma a parte qualche difetto, "Come tu mi vuoi" è un film da vedere senza pregiudizi di fondo. Nota d'onore per Cristiana Capotondi: qui essenzialmente eccezionale!

Consigliato.

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