Tornati alla ribalta nel 98 con l'album Ancient future che seguiva di ben 13 anni il debutto storico Fighting for the earth, i Warrior riprovano a mettere in piedi quel discorso che li aveva resi una vera e propria cult-band negli 80. Spariti dalla circolazione dopo l'eccellente esordio, ripropongono il nome e la formula di un tempo con poche speranze di riacciuffare un successo commerciale che non è mai arrivato, ma con una determinazione straordinaria, che li rende degni d'attenzione. Sì, perchè, il loro roboante heavy-anthem è stato uno dei pilastri su cui si è retto l'edificio del power metal americano degli anni 80 (da non confondere con quello che significa oggi power-metal, una volta era proprio tosto!), fatto di riff maciullanti, mid-tempo marziali, incalzanti martellate ritmiche di pesantezza garantita.

Alla voce, purtroppo, non c'è più Parry McCarty, urlatore di gagliarda razza, sostituito validamente da Rob Rock che sa dare timbro e interpretazione a violenti head-bangin-metal come Code of life o l'iniziale Day of reckoning. I due chitarristi Joe Floyd(fondatore del gruppo)e Mick Perez uniscono tecnica e feeling crudamente metal. Alcuni brani, come Soul Survivor o We Are One, non sono proprio trascendentali e che, negli 80 i Warrior non ottennero grandi soddisfazioni perchè la concorrenza era migliore di adesso, ma è anche vero che bastano un paio di brani di classe incontaminata come il suggestivo strumentale Pantheon o la solenne The Endless Beginning per riconciliarsi con l'heavy metal.

E questo, oggi è quanto basta


  • Hellring
    24 lug 06
    Recensione: Opera:
    404 Not Found
    inseritelo a google e cliccateci
  • S4doll
    25 lug 06
    Recensione: Opera:
    album a me sconosciuto, rece discreta... il gioco è tra i più stupidi che abbia mai visto.

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