Sono passati 6 anni dall'ultima release degli W.A.S.P., il tanto contestato Babylon. Perchè dico contestato? Beh, perchè come alcuni sapranno Blackie Lawless, il leader di questa grande band heavy metal che negli anni 80' era conosciuto per i suoi eccessi, per la sua band di pervertiti, per allusioni sessuali e anche più nei testi (Animal, On Your Knees, Ballcrusher, Shoot from the Hip), ora si è convertito al Cristianesimo. Strano, direte. Beh, l'ho detto anche io, e subito dopo ho pensato "I prossimi album non saranno niente di che". Sbagliato. Perchè Babylon, anche se penalizzato da due cover che potevano anche essere estromesse e continui richiami al passato in fatto di musicalità, suonava fottutamente bene. Dopo 6 anni quindi, verebbe da pensare: A quasi 60 anni, Mr. Lawless è ancora in grado di fare un buon disco heavy metal? La risposta, ovviamente, è sì. Il nuovo album degli W.A.S.P. si apre con "Scream", traccia accompagnata da un bel Lyric video, ma che già dal riff iniziale scopiazza qualcosina dalla mitica Wild Child. Particolari, comunque, perchè oramai si sa che gli W.A.S.P. spesso si riciclano nelle proprie canzoni, magari non eccessivamente, ma giusto un filo, e lo ammetto da loro grande fan. Comunque la canzone scorre piacevolmente, veramente ottimo l'assolo di Blair che in questo album dimostrerà tutta la sua bravura. La voce di Blackie non arretra neanche di un centimentro, grintosa e calma quando serve. Si prosegue con "Last Runaway", che sembra uscire direttamente dagli anni 80', energica e fantastica com'è, un bellissimo stacco nel mezzo della canzone per testare la bravura di Mike Duda, che non fallisce affatt, grande pezzo anche questo. "Shotgun" invece, pur avendo una grande energia, non "decolla", rimane stabile nella sua durata, pur non avendo grandi picchi musicali. E' l'ora della ballad direi, quindi parte alla grande "Miss You", che a testimonianza dello stesso Blackie, doveva inizialmente far parte dell'album "The Crimson Idol", come testamento del protagonista Jonathan dedicato al fratello scomparso in un incidente d'auto. Il pezzo si apre con soltanto una chitarra acustica, leggera, e con Blackie che sussurra appena le parole, ma con estrema dolcezza. Una delle ballad più belle degli W.A.S.P. sicuramente, assieme a "The Idol". Si prosegue con "Fallen Under", una bella canzone che si regge sugli stessi livelli di "Shotgun",ad eccezione di uno stacco nel mezzo della canzone molto bello che precede l'assolo. Segue "Slaves of the New World Order", un ottima canzone che potrebbe essere classifcata a migliore del disco, rabbiosa ed energica com'è, sia musicalmente che testualmente. Bellissimi gli assoli di Blair che si adatanno perfettamente allo stile della canzone, e una grande prova dietro le pelli per Mike Dupke. "Eyes of my Maker" apra con un leggero arpeggio, e prosegue con un ottima prova da parte di Blackie vocalmente, e il solito stacco nel mezzo della canzone. Nel complesso, un buon pezzo, ma che metto agli stessi livelli di "Fallen Under". Con "Hero of the World" invece si cambia leggermente, è una canzone che a parer mio trovo più "allegra", con un testo molto convincente e con due stacchi prima e dopo l'assolo, anche se non è sicuramente il miglior pezzo dell'album. Siamo arrivati quasi alla fine, con la Titile-track che è pienamente dedicata a Cristo, con un Blackie che lo invoca chiedendo il perdono. L'atmosfera della canzone è sicuramente carica di emozione, si può quasi percepire il dolore di Blackie nel chiedere il perdono divino . A poco più della metà della canzone, trova spazio un fantastico assolo di oltre 3 minuti da parte di Blair, e in questi casi tutti zitti, perchè è veramente fantastico. Riproposta anche in sede live, la canzone si rivelerà un vero portento, che consiglio a tutti di vedere. E così si chiude questo "Golgotha", ennesima fatica degli W.A.S.P., ottimamente riuscita per me. Molte persone diranno che oramai si sono invecchiati e sono diventati noiosi, si riciclano, ma queste egregi lettori, sono cavolate. Riciclati? Sì, ma non eccessivamente. Invecchiati e noiosi? Vi sfido ad andare ad un loro concerto, e a non uscire con i capelli dritti e con la pelle d'oca. Golgotha suona dannatamente bene, e forse è proprio questo il punto forte degli W.A.S.P., suonare bene fregandosene dei giudizi altrui, anzi forse questo è il giudizio che Blackie ha per gli altri.
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