Siamo nel 1971, Wayne Shorter e Joe Zawinul lasciano il Maestro Miles Davis, con il quale avevano collaborato, per intraprendere un progetto comune: nascono i Weather Report, uno dei gruppi più importanti della storia della musica.

Il disco d'esordio è molto interessante, già da qui è possibile delineare quel tipico sound che sarà un marchio di fabbrica di questo gruppo e sarà poi affinato nel loro periodo d'oro, con l'arrivo del grande bassista Jaco Pastorius. I Weather Report si caratterizzarono per una sublime alternanza tra pezzi di forte energia e ritmi più pacati, senza però perdere quell'impronta di classe ed originalità che resterà tale durante la loro carriera. Questo dato è confermato dal brano di apertura "Milky Way", un pezzo splendido e molto pacato, e da "Seventh Arrow", una canzone molto potente di pregevole fattura; si possono trovare all'interno dei brani dei cambi di ritmo molto apprezzabili, sintomo di un forte istinto d'improvvisazione. Un risultato del genere è frutto di una sincronia speciale tra Shorter, eccelso sassofonista, e Zawinul, pianista estremamente originale. Accanto a questa magica coppia, indissolubile negli anni, si affiancheranno moltissimi musicisti: in questo caso sarà Miroslav Vitous ad arricchire le musiche dei due con un pregevole tocco di basso. Il disco si conclude con un crescendo molto bello: l'ultimo brano, "Eurydice", costituisce uno dei punti forti dell'intero album.

La musica dei Weather Report è stata ascoltata in tutto il mondo e ha costituito una base importante per molti progetti musicali (un esempio nostrano sono i Napoli Centrale di James Senese). Per comprendere ciò risulta necessario partire dalle origini di un gruppo affascinante in grado di lasciare gemme musicali dal valore inestimabile. Un'annotazione finale la merita la copertina, decisamente interessante e circondata da un alone di mistero.

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