La sua musica riempie la mia anima di sensazioni positive. A volte, mentre ascolto lo swing di "West Coast Blues", affiora persino un po' di malinconia, ma è piacevole. Non è un jazz essenziale, quello presentato in questa postuma raccolta del 1995, doppio cd,  etichetta Polygram. Alcuni puristi hanno definito queste versioni pop-jazz.

 Le melodie sono pulitissime, le armonie vibranti e delicate, l'accompagnamento delle trombe riempie e completa il concetto di base. La ritmica è delirante, lo swing trasporta nel sound, pieno, corposo, orchestrale (3 trombe fanno la differenza). Piacere puro in scatola. Qualità impareggiabile.

  I pezzi sono sempre brevi (2-3 minuti), intensi, dominati da una cornice morbida. "Caravan" è un viaggio rapido nella sostanza energica di un sound che riempie di vibrazioni trascinanti. La bravura di Wes è sempre in primo piano. "Twisted Blues" è altresì gioiosa, scattante, e la ritmica è pazza, imprendibile.

Nei primi brani è stato un viaggio di pura "verve".

Spaccasassi, malinconica "Golden Earrings", dove le sonorità dei fiati sono struggenti ed intrise di malinconia. Un pezzo emozionante, perché ogni elemento fa il suo dovere, il percorso illude sulla natura del brano, più lento, che ti culla sui saliscendi della pastosa chitarra di Wes, che si dissolve lasciando lo spazio ai fiati, da nodo in gola, imbarazzante la chiusura.

I primi quattro pezzi racchiudono di per se il valore immenso di questo insieme di brani dal peso storico, musica allo stato puro da godere, dove la chitarra elettrica di Wes, mai trasuda di presunzione, con le sue note gonfie ed intime, sguscia leggiadra, mai un accordo, solo combinazioni di tasti e carezze sulle corde, nell'insieme di una strumentazione ricca.

E nessun pezzo esce dalle righe. Il concetto armonico arriva rapidamente e Wes si attiene a qualche ritaglio di personalissima bravura, ma non sbava. Alterna concetti jazz e blues e nessun brano si prende troppo spazio. Il rischio è di trovarsi con una raccolta che illumina sulla genialità di un artista autodidatta dalle grandi idee, dalla forte personalità, e dal carattere immenso. E il cd è un regalo vero, un omaggio alla pienezza della musica brillante, dove entra un po' di tutto. E' per così dire, una terra di mezzo, dove ci sono moltitudini di territori musicali da scoprire, ed è adattissimo anche per chi ha una certa ansia nell'avvicinarsi a generi come il blues o il jazz. Il mood medierà le vostre ansie e ne uscirete piacevolmente coinvolti e proiettati (aperti) a nuove esplorazioni.

 Piacevolissime le parentesi pianistiche di "Sun Down", più uno swing travolgente . Vi renderete conto che c'è spazio per tutto e tutti. Amerete questa musica se le concederete la bellezza di pochi ascolti. Lasciate che la melodia entri, poi osservate lo stile unico di Wes, infine ascoltate l'insieme. L'arrangiamento di ogni singolo brano è semplicemente perfetto.

  "Milestones" è introspettiva, oscura, ammorbidita dai toni orchestrali e dalle falcate di Wes, che gioca snello e si diverte. Un effetto inclassificabile.

Poi c'è  "'Round Midnight": fatale, sussurrata, profonda, e qui c'è spazio per la tastiera "Hammond" spettacolare, la portata include acuti di tromba eclatanti.

Non c'è un punto debole, una sola nota fuori posto, ed ogni pezzo è nido di sensazioni. La serenità di "O.G.D", la leggiadria di "Wives And Lovers", il romanticismo di "Portrait of Jennie", fino alla seraficità da cabaret di "The Surrey With The Fringe On Top" intrisa di accenti blues, che chiude il primo cd (15 brani).

Il secondo cd (10 brani), include le sessioni di Smokin' at the Half Note con il Wynton Kelly trio

ed apre con "Unit 7" che ha un suono blues moderno, con felice improvvisazione alternata piano/chitarra. .

  C'è "Four On Six", un cavallo di battaglia di Montgomery, in una versione velocissima. Ballad antica, da pianobar "If You Could See Me", dove il piano è in grande evidenza. "Impressions" è un altro pezzo classico, eseguito rabbiosamente, forse questa versione spuria ne penalizza le intenzioni originali, ma è questione di gusto personale.

Questo uomo a fatto scuola. Ha ispirato ottimi musicisti, ispirerà anche voi. Se conoscete Metheny o Scofield, tanto per citarne un paio, capirete quanto Wes abbia influito. In ogni caso cd immenso.

 Per accenni biografici vi rimando a http://www.debaser.it/recensionidb/ID_18998/Wes_Montgomery_The_Incredible_Jazz_Guitar.htm

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